Ben Healy vince la Terni- Fossombrone

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di Davide Pitocco

Ben Healy taglia il traguardo per primo dopo 50 km di fuga in solitaria. La tappa numero otto arriva a Fossombrone percorrendo ben 207 km. Il campione italiano a cronometro Filippo Ganna questa mattina non è partito perché risultato positivo al Covid. L’ex campione del mondo Paolo Bettini non le ha mandate a dire ai big della corsa: Troppa disciplina e poca fantasia. I big cosa aspettano ad attaccare?

Oltre al ritiro di Ganna, la notizia della mattinata è la polemica dell’Uci contro Remco Evenepoel, il quale è rientrato in hotel da Campo Imperatore con l’elicottero messo a disposizione dalla squadra. Non è vietato, ma l’Uci questa mattina ha emanato un comunicato: Questo fatto costituisce un vantaggio che va contro i principi di fair play e le disposizioni regolamentari per garantire la parità di trattamento per il trasferimento delle squadre ai loro alberghi. Inoltre, l’uso di un elicottero da parte di alcuni corridori per questo scopo va contro il principio della riduzione dell’impronta di carbonio, come indicato nelle specifiche degli organizzatori dell’Uci WorldTour. L’Uci adotterà le misure e le sanzioni necessarie per garantire che tale pratica non si verifichi in futuro. L’Uci condanna fermamente questo comportamento che va contro i principi di fair play ed equità, valori fondamentali dello sport.

Alberto Bettiol: Oggi è una bella tappa. È stato un inizio di Giro molto difficile. La condizione sta migliorando. Si parte in salita e ci sarà una bella bagarre; noi ci faremo trovare pronti. Ieri è stato strano vedere questo atteggiamento con i big fermi. Forse c’è paura. Siamo al Giro, per vincere queste gare ci vuole coraggio, ma ieri non ne hanno avuto. Per la maglia rosa la corsa non è ancora iniziata, ma per le tappe invece sì.

Ieri i corridori non hanno avuto coraggio, forse il vento contrario ha scoraggiato gli attaccanti. Non tanto la Quick Step, ma le altre squadre dovevano trovare il coraggio e provare a vincere.

La tappa è divisa in due parti: la seconda di circa 60 km è contraddistinta da intensi saliscendi attorno all’arrivo stesso con due passaggi in città di cui uno sotto il traguardo. Imboccata la Gola del Furlo, si entra nella parte finale con la prima scalata dei Cappuccini seguita dopo il passaggio sull’arrivo dalla scalata del Monte delle Cesane (punte del 18%) che con un ampio giro riporta in zona arrivo prima degli ultimi 10 km con la seconda scalata dei Cappuccini. Finale dopo il passaggio in prossimità dell’arrivo (non si passa sul traguardo) di circa 9 km caratterizzato dalla salita dei Cappuccini di 2,8 km con una serie di tornanti con pendenze sempre sopra il 12%, e punte a metà salita del 19%. Dallo scollinamento mancano 5.6 km di cui 4 di discesa veloce a tornanti, e gli ultimi 1600 metri pianeggianti.

Radiocorsa segnala il ritiro di Samuele Zoccarato (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè). Il padovano era stato tra i primi a staccarsi dopo i primi chilometri.

Dodici corridori sono in fuga con 3’54’’ di vantaggio sul gruppo maglia rosa, mentre attraversano il borgo di Gualdo Tadino.

È una fuga ben assortita e poi gli atleti hanno fatto di tutto per staccarsi e tentare di vincere in solitaria. Ha tanta qualità ed esperienza, ci sono uomini che possono fare la differenza nel finale, tra tutti Barguil.Il team Di Esse Emme è partito subito a tutta per contenere il distacco. Le squadre sono allungate come  se fossero delle cronosquadre, in blocchi ben delineati in fila una dietro l’altra.

Anche Riesebeek (Alpecin-Deceuninck) nel gruppo di testa. Il gruppo insegue a 4’20” quando mancano 100 km all’arrivo.

Healy sulla salita dei Cappuccini scatta e saluta letteralmente il gruppo dei fuggitivi. La sua azione è impressionante. Addirittura il suo vantaggio cresce: 5’ sul gruppo maglia rosa, dove Leknessund tallona da vicino Evenepoel, e 1’54’’ il gruppo dei diretti inseguitori.

Sul traguardo di Fossombrone, ali di folla attendono i corridori, alcuni sono in strada già dalle 10:30. Il Giro è una festa che va vissuta anche con il fascino e l’emozione dell’attesa.

Ai meno dieci all’arrivo Roglic si ferma per un bisogno fisiologico e la Jumbo Visma rallenta il forcing portato sulla salita precedente. Purtroppo dopo il rientro del corridore nessuna squadra si incarica di sostituire il ruolo dell’altro team.

Ben Healy sta facendo un grandissimo numero. Gli inseguitori tirano a mille, ma il vantaggio dell’irlandese rimane sempre sui 2’. L’atleta pedala con una bella frequenza di pedalata, sempre in sella, senza scomporsi mai, anche nel tratto più dura della salita. Ogni tanto si alza e danza sui pedali per rilanciare la sua azione. Intanto Zana prova ad andare a prendere l’avversario, ma forse si è mosso con ritardo. Healy scollina e si lancia verso l’agognato traguardo dopo circa 50 km di corsa in solitaria.

Sulla salita dei Cappuccini prima del traguardo ci si attende un attacco degli uomini di classifica. Roglic non si fa attendere ed accelera. Evenepoel non risponde e perde terreno. La maglia rosa segue Primko, la cui azione sgrana il gruppo. Nuovo scatto dell’atleta della Jumbo, ma sia Leknessund che Evenepoel non demordono e faticando tentano di rimanere in scia. Oggi finalmente un attacco vero. Almeida con la sua andatura ciondolante ritorna sul campione del mondo belga. Roglic non si è mai alzato sui pedali e ha fatto il vuoto. Scollina con Thomas e Geoghegan Hart. Evenepoel sulla salita dei Cappuccini in 500 mt ha perso circa 15’, evidentemente lo sforzo per recuperare sugli scatti dell’avversario hanno mandato il belga in fuorigiri. Un segnale importante per le tappe successive.

Mentre i big si sfidano sulla discesa che conduce al traguardo Ben Healy taglia il traguardo dopo un’impresa formidabile. Vittoria meritata. Gli attacchi che il pubblico si aspettava sulle asperità del Gran Sasso, si possono ammirare a Fossombrone.

Il gruppo di Roglic arriva con 17’ di vantaggio su Evenepoel. La maglia rosa conserva il primato. Questa tappa ci ha consegnato un Giro molto incerto: le montagne vere devono ancora arrivare e per il campione del mondo l’orizzonte non è proprio roseo. Roglic non si mai voltato indietro, voleva mettere in sicurezza il vantaggio. Evenepoel nervoso si è reintegrato ed ha parlato con il compagno Cattaneo. Oggi Primko ha fatto capire che volendo in salita può superare quello che è considerato il suo diretto avversario. Lekenessund all’arrivo sorride: Sono contento per aver conservato la maglia anche oggi. Ho dato il 100%, domani c’è una crono e mi aspetto di perdere questa maglia.

Il direttore generale della Jumbo Visma all’arrivo ha detto: Nell’ultimo giro del circuito volevamo mettere pressione al gruppo. Roglic ha un’ottima condizione ed è pronto. Domani c’è una crono e vedremo.

Domani cronometro individuale completamente piatta con poche curve su strade in gran parte ampie e ben pavimentate. I due passaggi cittadini di San Mauro Pascoli e Cesena presentano alcuni restringimenti e nel caso di Cesena anche un breve tratto in pavé di porfido. Finale piatto e rettilineo.