Croce su Nuova Pescara: “Ormai non si torna più indietro”

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Claudio Croce

“La deadline del primo gennaio 2024 per la partenza della Nuova Pescara è ormai una data irreversibile. L’anno che si apre dovrà essere segnato da una serie di step che, da un lato ci permetteranno di arrivare puntuali alla realizzazione della fusione tra i comuni di Pescara, Montesilvano e Spoltore, dall’altro di iniziare il percorso con la possibile contestuale operatività dei tre Municipi che affiancheranno la nuova amministrazione, in modo da accompagnare in modo soft la fase di transizione che dovrà chiudersi entro cinque anni. Sono i primi punti fissati durante la Commissione Statuto che di nuovo ha visto la presenza del professor Nicola Mattoscio, membro del Comitato promotore per la nascita de La Nuova Pescara, all’indomani del voto anche del Comune di Spoltore in favore del rinvio della costituzione della Nuova Pescara al 2024”. Lo ha detto il Presidente della Commissione Statuto e Nuova Pescara, il consigliere comunale Claudio Croce ufficializzando l’esito della seduta che ha visto la presenza di Nicola Mattoscio in rappresentanza dell’Associazione Nuova Pescara.

“A questo punto il dado è tratto e non si tornerà indietro – ha sottolineato il presidente Croce -. I tempi del processo di fusione sono in realtà ristretti e occorre garantire massimo impegno per arrivare preparati all’unione non solo di tre territori, ma anche alla riunione dei bilanci di tre Enti e delle loro società partecipate, dei servizi urbanistici, anagrafici, peraltro tutelando tutti i cittadini. Ora è fondamentale fissare gli step che dovranno condurci a realizzare tale progetto in tempi chiari”.

“Innanzitutto – ha detto il professor Mattoscio – è importante prendere atto del voto del Comune di Spoltore a favore del rinvio al primo gennaio 2024 al pari di Pescara e Montesilvano, e non era scontato. Chiaramente da questo momento lo scenario è completamente diverso e il processo di fusione adesso è davvero irreversibile, anche rispetto alla data indicata, dunque l’appello alla politica di tutte le forze produttive è di lavorare seriamente e con impegno sul tema. Il primo obiettivo è garantire la nascita del nuovo comune entro il primo gennaio 2024 e su questo non saranno ammesse meline. Poi dobbiamo cominciare a lavorare sul merito, a partire dalla costituzione dei tre municipi, che dovranno corrispondere ai tre Comuni che si andranno a fondere, e che, divenendo una sorta di territorio di neutralità fiscale, dovranno accompagnare il periodo di transizione così vasto e lungo, per scongiurare qualunque rischio di distorsione. Inoltre si potranno prevedere le norme transitorie per cominciare il processo di fusione in continuità con l’esperienza dei Comuni uscenti con un orizzonte di cinque anni di conservazione dei benefici fiscali. Il secondo step sarà la redazione di un nuovo Statuto formale che precederà il nuovo Statuto sostanziale della Nuova Pescara che, inevitabilmente, dovrà essere scritto e redatto dal prossimo Consiglio comunale”.

“Dunque – ha aggiunto il presidente Croce – nel corso del 2023 dovremo farci carico di una revisione comune dello Statuto con una capacità di visione, di immaginazione, rispetto a come funzionerà la nuova città in virtù della nuova comunità che si andrà a costituire. Contemporaneamente dovremo iniziare a lavorare sulle Società partecipate dei tre Comuni e anche sull’utilizzo dei dipendenti, poco meno di mille, che dai tre Comuni confluiranno nella macchina amministrativa della Nuova Pescara”.

“Massima attenzione – ha ancora suggerito il professor Mattoscio – dovrà essere garantita al tema della sicurezza della Nuova Pescara e alla nuova organizzazione della Polizia municipale introducendo nella nuova città il massimo livello possibile delle innovazioni. E nella prima fase soft della transizione è facile ipotizzare anche la possibilità di mantenere in piedi i tre Comandi della Polizia locale con i rispettivi tre comandanti”.