Evenepoel domina la cronometro e torna in rosa ma poi lo ferma il Covid19 ed è costretto al ritiro.

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di Davide Pitocco

Destino cinico e baro per Remco Evenepoel. Il ciclista delle Fiandre, prima si aggiudica tappa e maglia e, poi, viene rimandato a casa dal Covid19. Non serve essere un mago per capire cosa ha pensato e provato. No? mA torniamo alla gara. Come da pronostico tutti attendevano Evenepoel, ed il corridore belga non si è fatto né pregare né attendere, andando a vincere la cronometro di Cesena con il tempo di 41’24”, un solo secondo di vantaggio su Thomas, due su Geoghegan Hart e 17 su Roglic. La prova della nuova maglia rosa non ha ucciso la gara come ci si aspettava. Le prove a cronometro come questa non sono proprio emozionanti. I tifosi fissano le lancette dell’orologio spasimando ad ogni intermedio. Non c’è un confronto diretto tra i corridori, perché in mezzo a loro si frappone il tempo, come un tiranno senza pietà. La clessidra scandisce il tempo. Così si chiude la prima dieci giorni di questo Giro. Alcune sentenze sono già state segnate. Evenepoel non è il gotha incontrastato della corsa e Roglic lo attende sulle montagne, dove il campione belga pecca di non avere, almeno per ora, una squadra all’altezza. Evenepoel nei primi intermedi ha demolito ogni record, mentre nella seconda parte ha rallentato leggermente l’andatura, infatti il finale è stato da thriller perché lui e Thomas viaggiavano con lo stesso tempo e poi il belga solo per un secondo è riuscito a vincere. Da indiscrezioni pare che non sia soddisfatto, pensava di ottenere distacchi più netti, pensando di andare a difendere vantaggi maggiori sugli inseguitori. Evenepoel mette la maglia rosa, ma rende felici anche tutti gli altri.

Stephen Kung alla partenza: Spero di trarre il meglio da questa tappa. Anche Roglic, che si è presentato con una grossa mascherina al foglio firme ripete gli stessi concetti: Mi sento bene. Le sensazioni sono positive. Ieri sono andato all’attacco perché me la sentivo. Vediamo cosa accade oggi. Il Giro è ancora lungo.

La maglia rosa invece dopo la premiazione ha dichiarato: Ho vinto, ma non è stata la mia giornata migliore. Non credo di aver tenuto un buon ritmo. Sono partito troppo veloce e la mia seconda parte non è stata un granché. Nella parte tecnica ho trovato gambe migliori perché ho potuto recuperare un po’. Nella seconda parte, con il vento contrario, non mi sentivo molto bene. È un’altra vittoria di tappa, ma non è stata la mia migliore cronometro. Andare in montagna con il vantaggio che ho ora è abbastanza buono, ma sicuramente la Ineos avrà qualche piano per attaccarmi. Abbiamo una squadra forte e molto fiduciosa. Domani dovrò recuperare bene perché le ultime due tappe non sono state le mie giornate migliori”.

Remco Evenepoel diventa il secondo belga dopo Eddy Merckx ad aver vinto più di una cronometro individuale al Giro d’Italia. Merckx ne vinse 6, secondo valore di tutti i tempi dietro alle 12 di Francesco Moser. È il primo belga che vince due tappe nello stesso Giro dal 2015 (Philippe Gilbert a Monte Berico e Verbania) e il secondo che vince due cronometri individuali in una sola edizione del Giro d’Italia dopo Eddy Merckx nel 1972 (Forte dei Marmi e Circuito di Arco).

La media di oggi è stata di 50,724 km/h, con la pioggia che non ha certo aiutato.