Archiviare! Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Pescara, Giovanni de Rensis, ha stabilito che nella pur corposa documentazione preparata dagli avvocati non vi sia nulla che possa portare a una condanna per infedeltà patrimoniale a carico delle sei persone citate in giudizio.
Per Giuseppe Alfredo “Bepi” De Cecco, Giuseppe Adolfo “Peppe” De Cecco e, soprattutto, per il presidente Filippo Antonio De Cecco si tratta di una cocente sconfitta. Il giudice, infatti, ha sancito che non vi fu infedeltà patrimoniale da parte degli accusati. Francesco Fattori, ex Ad del gruppo De Cecco (rimane in piedi l’accusa di rivelazione di segreto professionale), Giuseppe Aristide e Saturnino De Cecco, anche loro ex Ad e tuttora azionisti del gruppo industriale di Fara San Martino, Fabrizio D’Eredità (accusato solo di rivelazione di segreto professionale) e i due ex dirigenti Enrica Dogali e Antonio Di Mella sono innocenti.
E’ caduto, così, il castello accusatorio che ha caratterizzato gli ultimi anni del maggiore pastificio abruzzese. La vicenda è cominciata nella seconda metà del 2018. Già il 30 marzo 2022, il Pubblico ministero aveva chiesto l’archiviazione. Adesso Filippo Antonio De Cecco, classe 1944, suo fratello Giuseppe Adolfo e il cugino Giuseppe Alfredo hanno due strade davanti: accettare il verdetto e chiudere definitivamente la vicenda oppure tentare il ricorso in Cassazione (ma è difficile che sia possibile) e tenere ancora la De Cecco sotto la lente d’ingrandimento dei mass media e della Giustizia. (cro.pe.)
