Il Pescara sfiora l’impresa

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Gli uomini di Zeman fermati solo da un rigore dubbio allo scadere. 2 a 2 il risultato finale.

MARCATORI: 22′ pt LESCANO (PE), 35′ pt CURCIO (Cz), 20′ st LESCANO (Pe), 45+1 CIANCI (Cz)

TABELLINO

Us Catanzaro 1929 (3-5-2): Fulignati; Martinelli, Brighenti, Scognamillo (39′ st Katseris); Situm (32′ st Tentardini), Ghion (23′ st Pontisso), Verna, Sounas (23′ st Brignola), Vandeputte; Iemmello, Curcio (32′ st Cianci). All.: Vivarini

Pescara calcio 1936 (4-3-3): Plizzari; Crescenzi, Brosco, Mesik e Milani; Rafia, Palmiero (7′ pt Aloi) e Kraja (35′ st Mora); Merola, Lescano (29′ st Vergani), Kolaj (Delle Monache). All.: Zeman.

ARBITRO: Maria Marotta di Sapri; assistenti: Emanuele De Angelis di Roma 2 e Marco Lencioni di Lucca; quarto ufficiale: Giuseppe Maria Manzo di Torre Annunziata

Note: sereno, circa 16 gradi con vento forte di Ponente fino a 40 nodi; terreno in erba naturale;

SPETTATORI: 11.691 + 110 ospiti per un incasso pari a185.000 euro

ammoniti: 2′ st Brosco (Pe), 10′ st Brighenti (Cz) espulsi; calci d’angolo: 6-2

CATANZARO- Il Pescara sfiora il colpaccio e lo manca, soprattutto, per una decisione del direttore di gara, ai più apparsa affrettata. Al netto del rigore dubbio concesso ai padroni di casa per il gol del 2 a 2, al “Ceravolo” si è visto un undici, quello ospite, sempre padrone del gioco, capace di offrire una prestazione convincente e sontuosa. Una doppietta di Lescano e la genialità di Merola e Rafia hanno messo in grande difficoltà la prima della classe che, fin qui, non ha regalato niente a nessuno, specie tra le mura amiche. La gara è stata sempre viva e vibrante, giocata senza risparmio, da una parte e dall’altra. Vento a parte, la sfida ha detto, soprattutto, che le prime due della classifica stanno lì a ragione, nonostante il sensibile divario di punti. Alla luce di quello cha ha fatto vedere sul terreno di gioco calabrese, l’undici biancazzurro sembra aver già assorbito la lezione zemaniana e di lasciar ben sperare per il finale di stagione .
La sfida, dopo un’occasionissima dilapidata da Iemmello, imitato qualche istante dopo da Lescano, si è aperta con lo stesso attaccante argentino che porta in vantaggio i suoi, grazie ad un’azione rapinosa di Rafia. Il pari arriva un poco più di dieci minuti dopo con Curcio che approfitta di una distrazione dei difensori ospiti che non riescano ad innescare il fuorigioco. I biancazzurri rimettano la testa avanti ancora con Lescano che, in diagonale, fa secco Fulignati. Quando il match sembra prendere la direzione Pescara, con gli ospiti prossimi a portarsi in riva all’Adriatico i tre punti , arriva la decisione dell’arbitro, la signora Maria Marotta di Sapri che vede in area un fallo di mano, in realtà commesso fuori. Calcio di rigore che Cianci non fallisce. Dispiace sì per i pescaresi ma, torto a parte, dal Ceravolo posso uscire con tanto ottimismo e un morale stellare.