IL TEATRINO DELLA POLITICA SPOLTORESE

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Ecco il duro comunicato del centro-destra nel Comune di Spoltore

“Per raccontare, Per non aspettare, Per dare vita al silenzio.”

“Per l’ennesima volta si assiste al peggio di quella che dovrebbe essere l’espressione più alta di un’amministrazione, vicina alla cittadinanza e alle sue necessità, in un momento in cui bisognerebbe essere invece attenti agli sviluppi presenti e soprattutto futuri del nostro territorio. Il teatro spoltorese si tinge ancora una volta di grigio e tragicità, rimandando al mittente delle proposte, che possono ancora essere un fiore all’occhiello per la nostra realtà e per i prossimi anni. Chiamati al confronto con il Comune di Pescara attraverso una conferenza di servizio sull’argomento Parco-Rifugio, si preferisce far partecipare il Segretario Comunale e il Dirigente Rosica, quindi personale tecnico e non politico (nemmeno l’Assessore al ramo, perché?), declinando l’invito all’ultimo momento per poter presenziare Sindaco e PdC, al convegno organizzato da Confindustria sulla Nuova Pescara, dove peraltro non erano stati chiamati come relatori (oltretutto sarebbe bastato uno dei due). La lettera inviata dal Sindaco di risposta alla convocazione del Comune di Pescara parla ancora delle modalità irregolari e di una presunta contrarietà emersa nell’ultimo Consiglio, dove però non solo non si è votato nulla ma, se la memoria non ci inganna, hanno espresso il proprio parere solo due consiglieri di maggioranza, senza nemmeno un parere degli assessori al ramo. Per fare una sintesi, purtroppo si guarda al dito e non alla luna: sarà pure un detto abusato, ma calza a pennello in questa occasione, perché il problema Parco Rifugio è solo un sintomo di una malattia, cioè la volontà da parte di questa maggioranza di rimanere purtroppo contrari e isolati in un processo, quello della fusione delle tre città, voluto dalla maggioranza dei cittadini anche Spoltoresi e già avviatissimo, come dimostrano le nostre sempre più numerose riunioni di commissione, che guarda un po’ si svolgono sempre a Pescara o a Montesilvano, per una continua e sospetta indisponibilità della nostra Sala Consiliare. Di contro si va in Confindustria, dicendo tutto il contrario di quello che in realtà non si fa per la fusione, solo forse per sostenere un padre politico, che tira dall’altra parte e come pare da alcuni articoli di giornale si candida a prossimo sindaco della Grande Pescara, proponendo anche un brutto nome (“ADRIATICA”), ma marcata “a uomo” dal suo PdC, che pare proponga ancora la riedizione del Referendum, non accorgendosi di essere già il criceto di una ruota che gira più velocemente dell’antico modo di fare clientelismo.

Noi del Centro Destra accogliamo positivamente la proposta di progettazione presentata da Confindustria ed esposta dal suo creatore, il Professor Sonzini, perchè

rispetta a pieno le vocazioni agricole, turistiche e aggiungiamo culturali del territorio spoltorese; di contro non ci è sembrato di sentire una sola parola di apprezzamento da parte della Dottoressa Trulli, che, come al solito, ha solo raccontato il compitino svolto dal Comune di Spoltore, a detta sua volto a favorire l’unione tra i tre Comuni, che però a noi non sembra di scorgere se non a parole. Se si continua così, rispondendo picche a proposte di commissioni e a iniziative di collaborazione o nominando il PdC a capo del redigendo PRG (a nostro sommesso parere in maniera inopportuna e tardiva), Spoltore rimarrà al palo e non toccherà palla nelle imminenti decisioni sul nostro futuro: tutto questo non pagherà e, se si continua così con questo ostracismo, ci renderà sempre più vittime sacrificali”.