
Il tenore iraniano della Scala sentito dall’ANSA: “L’attacco si Israele è l’unica via per cacciare il regime”
Ramtin Ghazavi, celebre tenore iraniano e unico cantante lirico del suo paese ad aver calcato il prestigioso palco della Scala di Milano, esprime parole forti sulla situazione politica dell’Iran. Cresciuto durante la guerra con l’Iraq, Ghazavi porta con sé i ricordi della vita sotto i bombardamenti e nei rifugi. Oggi, dalla sua posizione di esule, osserva con angoscia gli sviluppi geopolitici della regione.
Dall’Italia, dove vive da oltre vent’anni, il tenore descrive l’attacco di Israele all’Iran come “l’unica soluzione” per abbattere il regime iraniano. “Lo dico con tanto malincuore e con tanto dolore,” afferma, paragonando la situazione a quella di un paziente grave sottoposto a un intervento rischioso ma necessario.
Ghazavi, che alla Prima della Scala del 2023 indossò una maglietta con la scritta “Donna, vita, libertà”, vede l’Iran come un paese ostaggio di una minoranza al potere, paragonandolo alla Corea del Nord. Per lui, il governo iraniano è un regime totalitario che controlla una nazione ricca ma con una popolazione che fatica a sopravvivere.
Osservando la reazione internazionale all’attacco di Israele, il tenore critica chi si esprime sulla questione senza conoscere a fondo la realtà iraniana. “Non si tratta solo di nucleare,” spiega, sottolineando le radici profonde della crisi.
Con il regime di Teheran indebolito, Ghazavi ritiene che il popolo iraniano potrebbe ribellarsi se la leadership venisse drasticamente colpita. “Se cadrà la testa del serpente, anche la gente si ribellerà,” conclude.