di Paolo De Carolis
E’ stato il Ministro della cultura, Gennaro Sangiuliano, ad annunciarne la notizia, nel corso della cerimonia tenutasi a Roma, nella Sala Spadolini del Ministero, alla presenza della giuria presieduta da Davide Maria Desario e composta da Virginia Lozito, Luisa Piacentini, Andrea Prencipe, Andrea Rebaglio, Daniela Tisi, Isabella Valente, e dei rappresentanti di tutte e 10 le città finaliste: Agnone (Isernia), Alba (Cuneo), Gaeta (Latina), L’Aquila, Latina, Lucera (Foggia), Maratea (Potenza), Rimini, Treviso, Unione dei Comuni Valdichiana Senese (Siena).
Un romano, che direbbe che l’Abruzzo è bagnato da tre mari, ha regalato al capoluogo abruzzese uno dei ricoscimenti più prestigiosi. Un risultato, importante quanto inaspettato, ottenuto da una coalizione che, alla presunzione di sentirsi superiore culturalmente, fa seguire i fatti. A L’Aquila, per tanti anni, intellettuali orientati politicamente a sinistra, alla guida delle principali istituzioni, obiettivi così rilevanti non l’hanno visto manco col binocolo. W L’Aquila, W l’Abruzzo, W la politica del fare, non del dire male.