Li Gobbi restituisce la medaglia alla Francia

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Il Generale di C. A. in polemica con Macron per la sua condotta antitaliana

E’ il primo gesto, forte, dirompente, mirato, contro la schizofrenia politica del governo francese. A farlo è un eroe moderno che ha partecipato alle principali missioni Onu nei maggiori conflitti mondiali. E, proprio in occasione di queste pericolose operazioni belliche, per l’esattezza, la guerra in Bosnia-Erzegovina, il governo d’Oltralpe gli aveva conferito la medaglia di bronzo per la difesa Nazionale. Così, indignato e nauseato per il comportamento del Governo Macron in materia di immigrazione, ha deciso di restituire ai francesi l’onorevole onorificenza. In senso della sua rabbia lo spiega chiaramente anche il portale: affariitaliani.it, specificando: “Migranti, polemica sguaiata e quasi fanciullesca della Francia contro l’Italia. E l’Europa dà un ceffone a Macron. Non c’è partita tra i numeri: 90.000 sbarchi in Italia e 38 persone ricollocate in Francia, e la polemica sguaiata e quasi fanciullesca sollevata del Governo francese non abituato – o forse mai costretto – a fare i conti con la realtà. Del resto nessuno, neppure Berlino – che non tifa mai Italia – poteva fare buon viso a cifre tanto sproporzionate da essere costretto a confermare l’accordo sul “Meccanismo volontario di solidarietà” (questo il nome tecnico dell’accordo sulla ripartizione europea dei migranti) e, in modo felpato, a snobbare l’appello di boicottaggio dell’Italia lanciato, sconsideratamente, da Emmanuel Macron“. Per questo, come segno di protesta la medaglia è stata rispedita al mittente. E basta leggere la sua lettera che, in poche righe, fa a pezzi la boria francese. Questo il testo della missiva indirizzata a: all’Ambasciata di Francia in Italia, Piazza Farnese, 67- 00186 Roma e per conoscenza alla Direzione Generale del Personale Militare, III Reparto, Servizio Ricompense e onorificenze, Viale dell’Esercito, 186, 00143 Roma con oggetto: restituzione di decorazione francese

Il sottoscritto, Generale di Corpo d’Armata (riserva) Antonio Li Gobbi, restituisce a Codesta Rappresentanza Diplomatica la Mèdaille de Bronze de la Dèfense Nationale, concessagli in relazione alla propria attività in Bosnia Erzegovina nell’ambito della Divisione Multinazionale Sud- Est (a guida francese) nel 1995-96.

La decorazione suddetta era stata concessa dal Ministro della Difesa Francese in data 29 ottobre 1996.

Il motivo della decisione è che in relazione ad alcune recentissime prese di posizione politiche del governo francese nei confronti dell’Italia, prese di posizioni che ritengo ingiustificate e pretestuose, non considero dignitoso per me, come Italiano e come Soldato, continuare a fregiarmi di tale decorazione.

Allego:

-La Mèdaille de Bronze de la Dèfense Nationale.

– il relativo diploma a firma del Ministro Charles Millon.

– l'”agrafe” con la scritta “armée de terre”

In calce, Bologna, 11 novembre 2022 e la firma autografa.

Insomma, poche frasi, secche ed incisive, come coltello nella carne, che taglia di netto un’ingiustificata ed ingiustificabile presunta superiorità dei cuginetti della campagna transalpina. Di fronte a certe vicende viene spontaneo ripescare negli angoli della memoria uno dei primi spot tv che recitava, su per giù: ” il peggiore di biscotti italiani e migliore dei migliori biscotti francesi“. Una boutade, per carità, che vuole solo cercare di smontare una tensione montata fino all’inverosimile.

Antonio Li Gobbi è nato nel ’54 a Milano da una famiglia di tradizioni militari, entra nel ’69 alla “Nunziatella” a Napoli. Ufficiale del genio guastatori ha partecipato a missioni ONU in Siria e Israele e NATO in Bosnia, Kosovo e Afghanistan, in veste di sottocapo di Stato Maggiore Operativo di ISAF a Kabul. E’ stato Capo Reparto Operazioni del Comando Operativo di Vertice Interforze (COI) e, in ambito NATO, Capo J3 (operazioni interforze) del Centro Operativo di SHAPE e Direttore delle Operazioni presso lo Stato Maggiore Internazionale della NATO a Bruxelles. Ha frequentato il Royal Military College of Science britannico e si è laureato con lode in Scienze Internazionali e Diplomatiche a Trieste.