Pescara, 16 ottobre 2025 – Si riaccende il dibattito politico sulla fusione tra Pescara, Montesilvano e Spoltore, con un acceso scambio tra l’onorevole Luciano D’Alfonso e il presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri. Al centro della polemica, lo stato di avanzamento del progetto Nuova Pescara e il rispetto delle scadenze previste dalla legge regionale.
D’Alfonso, promotore del referendum del 2014, ha paragonato la Nuova Pescara a una dieta che “si comincia sempre lunedì, ma non inizia mai”. In un lungo intervento, ha denunciato l’assenza di vigilanza sull’effettiva attuazione delle funzioni già unificate e la mancanza di progettualità condivisa a due mesi dalla prossima scadenza del 31 dicembre 2025. Secondo l’ex presidente della Regione, la madre-Regione Abruzzo avrebbe assunto un atteggiamento attendista, tra minacce di commissariamento e possibili proroghe, lasciando il processo in balia dell’immobilismo.
«La Nuova Pescara rischia di diventare un esempio perfetto di città nata su mattoni di rinvii», ha affermato D’Alfonso, annunciando la produzione di un dossier tecnico-politico e una giornata di studio con l’esperto Giacomo Capuzzimati, direttore generale della Città metropolitana di Bologna, per rilanciare il progetto con contenuti concreti e una visione strategica.
Non si è fatta attendere la replica del presidente Sospiri, che ha rivendicato i risultati ottenuti dal governo regionale di centrodestra: «In due anni abbiamo fatto più di quanto la sinistra abbia realizzato dal 2014. Abbiamo corretto la legge istitutiva, fissato regole chiare e monitorato puntualmente gli adempimenti». Sospiri ha ricordato che il primo monitoraggio intermedio, previsto dalla legge regionale del 17 marzo 2023, è stato completato entro i termini, con l’attivazione di cinque funzioni condivise tra i tre Comuni: catasto, stato civile, sistema informativo unico, energia e promozione turistica.
«Le relazioni sono state trasmesse, i servizi regionali hanno attestato il rispetto degli obblighi e l’intesa con la Regione è stata firmata. Il prossimo step è fissato al 31 dicembre 2025, con la fusione di funzioni strategiche come Polizia locale, urbanistica, edilizia scolastica e gestione dei rifiuti», ha precisato Sospiri, ringraziando i sindaci per la gestione della fase più delicata del processo.
La data chiave resta il 1° gennaio 2027, quando – salvo proroghe – nascerà ufficialmente il nuovo Comune di Pescara. Ma il confronto tra visioni politiche diverse sul ritmo e la sostanza del percorso di fusione lascia intendere che il dibattito sarà ancora lungo e acceso.
