Il corteo della Bolla del Perdono e il Fuoco del Morrone si uniranno davanti alla sede comunale aquilana di Palazzo Fibbioni, viaggiando insieme verso Collemaggio per la prima volta nelle 40 edizioni della Perdonanza celestiniana dell’Aquila dell’epoca moderna. Una novità frutto della visita pastorale di Papa Francesco, che – primo Pontefice in 728 anni – aprirà la Porta Santa della Basilica di Santa Maria di Collemaggio nella mattinata del 28 agosto, per consentire ai fedeli di lucrare l’indulgenza voluta dal Papa Santo Celestino V nel 1294, considerata la prima della storia, che ha anticipato di sei anni l’istituzione del Giubileo ufficiale della Chiesa.
Per tale motivo, il corteo della Bolla è stato fissato per il 23 agosto (generalmente si svolge il 28), serata inaugurale della Perdonanza, stesso giorno in cui arriverà all’Aquila il Fuoco del Morrone, dopo essere partito il 16 dall’eremo di Sant’Onofrio al Morrone – dove Pietro Angelerio viveva e dove apprese la notizia che il Conclave di Perugia lo aveva designato Papa – e dopo aver attraversato la valle Subequana e le altre aree percorse dal monaco per raggiungere la città e ricevere le insegne pontificali il 29 agosto 1294 con il nome di Celestino V nella basilica di Collemaggio.
I dettagli dei due eventi sono stati illustrati stamani nel corso di una conferenza stampa, che si è tenuta all’Auditorium del Parco, dal vice sindaco e coordinatore del comitato Perdonanza, Raffale Daniele, dalla vice presidente del comitato stesso, Fabrizia Aquilio, da Floro Panti, per conto del Movimento Celestiniano, e da Pietro Piccirilli, che si occupa della parte storica del corteo.
La partenza di quest’ultimo avverrà – come detto, il 23 agosto – alle 18.30 da palazzo Fibbioni, sede della Municipalità. Attraverserà corso Vittorio Emanuele, percorrendo successivamente l’anello di piazza Duomo. Qui si unirà l’arcivescovo dell’Aquila, il cardinale Giuseppe Petrocchi. Passando per corso Federico II e viale Collemaggio, il corteo della Bolla raggiungerà il prato e la basilica di Santa Maria di Collemaggio. Il Fuoco del Morrone sarà nel corteo dalla sua partenza tra la parte civile e quella storica. Una volta terminato il corteo stesso con l’arrivo delle dame della Bolla e della Croce e del giovin signore, e di coloro che vorranno unirsi, la fiaccola sarà consegnata nelle mani del sindaco Pierluigi Biondi, che lo utilizzerà per accendere il braciere della pace posto davanti alla basilica. Floro Panti ha annunciato che , con tutta probabilità, proprio in omaggio a quei sentimenti di pace e riconciliazione che animarono il pensiero e le azioni di Celestino V, gli ultimi tedofori saranno alcuni Ucraini residenti in città da quando è scoppiata la guerra (forse, gli stessi ciclisti della nazionale under 23).
Il corteo torna nella sua versione originale, dopo che, per due anni, si è svolto in forma statica, ai lati di viale di Collemaggio, per via della pandemia. Saranno 16 i gruppi storici che lo animeranno, di cui 13 dell’Aquila e 3 ospiti.
Il Fuoco del Morrone, simbolo di pace, fratellanza e riconciliazione ed evento più antico della Perdonanza stessa, visto che la prima edizione si è svolta il 28 agosto 1980, due giorni prima dell’arrivo in città di Giovanni Paolo II, partirà come detto il 16 agosto dall’eremo di Sant’Onofrio. Il 17 sarà a Bagnaturo e Sulmona, il 18 a Pratola Peligna, il 19 a Raiano, Goriano Sicoli, Castel di Ieri e Castelvecchio Subequo, il 20 a Molina Aterno, Acciano, Roccapreturo, Beffi, Succiano, Tione e Corbellino di Fagnano Alto, il 21 a Fontecchio, Ripa di Fagnano, con arrivo alla chiesa celestiniana di Santa Maria di Centurelli dopo un passaggio alla Madonna dell’Arco di Civitaretenga, con il coinvolgimento delle comunità di Caporciano, Prata d’Ansidonia, Tussio, San Pio delle Camere e Navelli. Lunedì 22 agosto il Fuoco del Morrone sarà a Villa Sant’Angelo, San Demetrio, Sant’Eusanio Forconese, Fossa, Monticchio e Onna, per raggiungere L’Aquila il 23 attraverso Paganica, Bazzano e Pianola, con sosta a davanti alla basilica di San Bernardino, per inserirsi nel corteo della Bolla.
“Sarà un anno molto particolare, con la presenza del Santo Padre che aprirà la Porta Santa, il corteo della Bolla che si terrà il 23 e non il 28 agosto e così via – ha commentato il vice sindaco e coordinatore del comitato Perdonanza, Raffaele Daniele – Questo rende la 728edizione dell’evento molto suggestiva ed emozionante. La parte civile del corteo seguirà il protocollo previsto dal decreto ministeriale per cerimonie di questo genere. Dietro, i gruppi storici. Tutte le organizzazioni che vorranno aderire al Corteo potranno iscriversi compilando il seguente modulo. Ciò proprio per consentire la massima partecipazione a questo momento importantissimo della Perdonanza, che torna nella sua configurazione originale dopo che la pandemia ci ha costretto per due anni a svolgerlo in forma statica lungo viale Collemaggio. Un modo per ribadire con forza il sostegno dell’intera comunità all’evento”.
“Il lavoro del comitato Perdonanza è stato felicemente condizionato dalla presenza di Papa Francesco per l’apertura della Porta Santa della basilica di Collemaggio – ha osservato dal canto suo la vice presidente del comitato Perdonanza, Fabrizia Aquilio – ma siamo riusciti comunque a coniugare i due eccezionali momenti del corteo della Bolla e dell’arrivo del Fuoco del Morrone. Segno evidente che la Perdonanza è un evento vivo e non ancorato su rigidi schemi, che ne deprimerebbero il fascino e l’importanza. E ciò grazie anche alla nostra comunità, che sa adattare le proprie esigenze a ogni momento della Perdonanza. Il percorso del Fuoco del Morrone non è solo una ‘comunione’ tra le varie realtà attraversate dalla fiaccola, anche se questo aspetto è stato determinante per arrivare al riconoscimento dell’evento come patrimonio culturale immateriale da parte dell’Unesco, ma è anche una circostanza fortemente simbolica, che quest’anno si unisce con il corteo della Bolla creando un’atmosfera estremamente suggestiva e carica di significati molto profondi”. (Fonte perdonanza-celestiniana.it).