
“Sentenza del TAR travisa la volontà popolare”
Pescara, 25 giugno 2025 – Il sindaco Carlo Masci rompe il silenzio e commenta con fermezza la sentenza del TAR Abruzzo – sezione di Pescara, che ha disposto l’annullamento parziale delle elezioni comunali del 2024 in 27 sezioni su 170. Una decisione che impone il ritorno alle urne per oltre 16.000 cittadini pescaresi e che il primo cittadino considera profondamente sbagliata nel merito e nella forma.
“A una prima lettura – afferma Masci – la sentenza appare travisare i fatti e i numeri. È distorta nelle motivazioni, errata nelle conclusioni e soprattutto non rispetta la volontà popolare.”
Masci contesta l’interpretazione del TAR secondo cui errori di verbalizzazione da parte dei presidenti di seggio siano stati considerati sufficienti per invalidare l’esito in quasi un sesto delle sezioni cittadine. Sottolinea che il riconteggio ha confermato la sua vittoria al primo turno, con 494 voti oltre la soglia del 50%, frutto di un successo in 163 sezioni su 170, ovvero più del 95% del totale.
“Un pericoloso precedente per la democrazia”
Il sindaco uscente definisce la sentenza “pericolosa” poiché, a suo dire, distorce il concetto di sovranità popolare, privilegiando aspetti formali rispetto all’espressione concreta del voto.
“Se questo principio passasse – osserva – vorrebbe dire che qualunque errore di verbalizzazione potrebbe invalidare il voto, anche quando i voti non sono mai stati messi in discussione.”
Il ricorso al Consiglio di Stato
Masci ha quindi annunciato il ricorso al Consiglio di Stato, con l’obiettivo di difendere quello che definisce il “voto sostanziale dei cittadini” rispetto a vizi tecnici che, a suo giudizio, ricorrono in ogni tornata elettorale.
Nel frattempo, come stabilito dal TAR, continuerà a ricoprire il ruolo di sindaco limitatamente all’ordinaria amministrazione e agli atti urgenti e indifferibili, in attesa dell’esito della nuova consultazione.