di Davide Pitocco
Oggi per questa undicesima tappa da Clermont-Ferrand a Moulins tutti si aspettano una volata e gli italiani sono in attesa di Mozzato che ha rilasciato queste dichiarazioni: Oggi forse è una delle ultime adatte alle mie caratteristiche. Ieri tappa pesante, ma le sensazioni sono buone. Philipsen non ha punti deboli, ha una squadra attrezzatissima, speriamo che sbagli qualcosa.
Si riparte con Jonas Vingegaard in maglia gialla. Il 26enne danese della Jumbo-Visma, campione in carica, ha 17” di vantaggio su Tadej Pogacar (Slo, Uae-Emirates) e 2’40” su Jai Hindley (Aus, Bora-Hansgrohe). Quarto Carlos Rodriguez a 4’22”, quinto Pello Bilbao a 4’34”, sesto Adam Yates a 4’39”, settimo Simon Yates a 4’44”, ottavo Pidcock a 5’26”, nono Gaudu a 6’01”, decimo Kuss a 6’45”. Il primo italiano in classifica è Giulio Ciccone, 31° a 35’38”. Le altre maglie: Philipsen ha la verde dei punti, Powless quella a pois della montagna, Pogacar è il miglior giovane.
Proprio Philipsen così si è espresso: L’uomo da battere sono io, lo so, ma sono concentrato solo sul risultato, ogni giorno è sempre più difficile.
Subito in fuga Louvel e Amador, ai quali si accoda anche Oss. Il gruppo non risponde e in pochi chilometri accusa un ritardo di 20″. I tre uomini di testa provano ad alzare il ritmo e il gruppo in pochi chilometri accumula un ritardo crescente: dopo 11 km è a 1’40”. I tre di testa hanno iniziato l’ascesa alla prima Cote di giornata (Chaptuzat) di quarta categoria. Il gruppo maglia gialla ha un gap, ora di 2’30” da Oss, Louvel e Amador.
Gli uomini della Alpecin e della Lotto si sono messi in testa al gruppo per aumentare l’andatura e ridurre il distacco dai tre fuggitivi. Che, dopo 35 km, è sceso a 2’09”.
Anche Jacobsen ha rilasciato alcune frasi significative prima della partenza: Il giorno di riposo non mi ha fatto bene, non riuscivo a far andare la bicicletta.
Quando mancano 94 km alla fine della corsa diminuisce sensibilmente il vantaggio dei battistrada, ora con 1’11” sul gruppo maglia gialla
Mentre gli atleti pedalano tra il caldo, gli incitamenti dei tifosi e il tempo che scorre inesorabile come sabbia dal setaccio di un bambino piccolo, la famiglia Yates, i genitori di Adam e Simon stanno seguendo tutto il Tour con il camper e con il loro cagnolone al seguito.
L’arrivo prevista dal gruppo e in pieno momento aperitivo: evidentemente in vista delle due tappe di sabato e domenica gli atleti stanno risparmiando le energie in modo da lasciare le luci della ribalta alle ruote veloci che di sicuro non vedono l’ora di darsi battaglia in una forsennata volata a colpi di reni e di pedali, con i polpacci che si gonfiano prima e poi si strizzano come spugne nell’estasi dello sforzo supremo prima della fatidica linea bianca che interrompe ogni ostilità e lascia a chi il sorriso e a chi la delusione e la speranza che comunque domani e un altro giorno e quindi tutto potrà ancora essere.
Purtroppo la fuga sta per finire, infatti Oss si volta e vede non lontani i primi del gruppo maglia gialla. la coraggiosa avventura dei tre battistrada sta per finire: adesso hanno solo 18″ di vantaggio.
L’andatura è velocissima in gruppo (oltre 60 km/h), ma l’aggancio con il battistrada Oss ancora non si è concretizzato. Prima Amador e poi Louvel hanno infatti rinunciato all’azione, facendosi riassorbire dal gruppo.
Mentre in Italia la maggior parte degli appassionati delle due ruote deve sopportare le sferzate del micidiale caldo che sta imperversando sulla penisola, i corridori invece nella terra dei galletti stanno affrontando la pioggia battente quando mancano 26 dall’arrivo di Moulins. Sul traguardo attualmente ci sono grossi nuvoloni neri come metallo liquefatto, ma non sta piovendo. Con il bagnato le curve che stanno per affrontare diventano molto pericolose. In gruppo c’è tanta tensione perché ora l’incidente è dietro l’angolo e quindi anche la possibilità di perdere il Tour. Intanto Daniel Oss si sta difendendo bene e la sua pedalata è molto forte, nonostante il gruppo vada a tutto per colmare il divario. Intanto le squadre dei velocisti si stanno preparando e gli uomini di classifica pedalano in testa al gruppo.
Per il corridore italiano ormai l’avventura sta per terminare, ma sicuramente avrà il simbolo dorato del premio combattività.
Quando mancano 13 chilometri i treni dei velocisti sono pronti e stanno guidando i propri campioni verso la volata finale.
Oggi Mozzato potrebbe dire la sua ed intanto riportiamo quanto da lui detto alla partenza: La tappa di oggi è una delle ultime per fare risultato. Ieri è stata dura, abbiamo corso a tutta dal km 0 e se dovesse venire proveremo a cogliere l’occasione. Philipsen ha dimostrato di essere il migliore fino ad ora. La pioggia continua a battere sulle teste degli atleti, che sono ignari del fatto che mentre sono in prossimità di Moulins, lì l’asfalto è asciutto e non piove.
Oss è stato ripreso. La carovana va velocissima. Ora arrivano mille metri complicati con diverse curve una dietro l’altra. C’è lotta per tenere le migliori posizioni e per non perdere il proprio treno. Laporte tira la volata. Ma alla fine la qualità di Philipsen trionfa ancora. Senza Van Der Poel ha fatto valere la sua esperienza e la sua potenza lasciando intendere che è lui attualmente il velocista da battere che va a doppia potenza e a doppia velocità. Altra giornata no per Jacobsen, che sperava in una vittoria. Per ora nessuno può tenere la velocità della maglia verde. Classifica generale invariata con Vingegaard in maglia gialla.