di Davide Pitocco
Il 13 ottobre è finalmente stato presentato il Giro d’Italia 2024 alla festa dello Sport di Trento, l’edizione numero 107. Questo è un grande orgoglio per la Gazzetta dello Sport di aver raggiunto questo risultato.
Anche Tajani ha lasciato un messaggio agli appassionati: “Il Giro ci ha permesso di raccontare l’Italia, aiutando a migliorare i comparti di eccellenza del nostro paese, ma soprattutto ci permette di conoscere zone e borghi d’Italia che spesso vengono ignorati. Quest’anno mi auguro che un italiano possa vincere in modo che possa poi essere nominato ambasciatore italiano dello sport nel mondo”.
Il Giro vale nel nostro paese oltre a 600 milioni di ricavi fino a circa 2 miliardi di euro ed è forse l’unico evento che riesce a produrre tanto per il paese. Da quest’anno verrà presentato da RCS anche il Giro d’Italia donne.
Le 21 erculee tappe che i corridori dovranno affrontare dal 4 al 26 maggio, partiranno dal Piemonte, in onore al Grande Torino scomparso nella tragedia di Superga. Ben tre tappe si correranno infatti nella terra di Pavese, di Alfieri, di Carlo e Primo Levi, solo per citare i tanti nomi che questa terra ha donato alla cultura mondiale.
Il trofeo del Giro ogni anno cambia e diventa più grande, per questo è unico nel mondo e vi sono incisi i nomi di tutti i vincitori. La competizione stessa è un grande romanzo popolare che ogni anno si scrive di nuovo con nuove emozioni e nuove avventure. La corda di quest’anno prevede che gli atleti arrivino già ben pronti e preparati proprio per le difficoltà che sono stati inseriti durante il percorso.
Ecco le ventuno tappe:
Veneria Reale – Torino
San Francesco – Campo Santuario d’Oropa
Novara – Fossano
Acqui Terme – Andora
Genova – Lucca
Viareggio – Rapolano Terme
Foligno – Perugia
Spoleto – Prati di Tivo
Avezzano – Napoli
Le prime nove giornate presentano 4 o cinque tappe molto impegnative per gli atleti, con 3 volate, il massiccio d’Oropa e il Gran Sasso. La prima tappa di 136 km costringe gli atleti ad affrontare il colle di Superga e il colle della Maddalena.
Pompei – Cusano Mutri
Foiano di Valfortore – Francavilla al mare
Martinsicuro – Fano
Riccione – Cento
Castiglione delle Stiviere – Desenzano del Garda
Manerba del Garda – Livigno
La seconda settimana parte bene con delle salite lunghe e difficili: la tappa di Livigno con il Mottolino è la tappa regina della seconda settimana, viene dopo la cronometro di Desenzano, con ben 220 chilometri di strada da percorrere. L’arrivo è atipico, su strada sterrata, si dovrà vedere se lo lasceranno così oppure penseranno di asfaltare.
Livigno – Santa Cristina Valgardena
Passo Sella – Passo Brocon
Fiera di Primiero – Padova
Mortegliano – Sappada
Alpago – Bassano del Grappa
Roma – Roma
L’ultima settimana è dura, impegnativa come da tradizione con la cima Coppi del passo dello Stelvio da affrontare dopo appena 33 km. Il finale di tappa ha pendenze fino al 15% da gestire e dove il lavoro delle squadre sarà tatticamente importante. La tappa 17 è quella dolomitica, corta 159 km, ma quasi 4000 metri di dislivello. Si potrebbe quindi quasi già delineare la classifica. Le tappe 3 e 4 presentano molte colline e quindi nonostante gli arrivi in linea non è detto che le ruote veloci riescano a mantenere le prime posizioni.