
L’Aquila, 11 giugno 2025 – Il consigliere regionale Silvio Paolucci (PD) è tornato oggi a puntare il dito contro la gestione sanitaria della giunta Marsilio, definendo la situazione “un disastro certificato” e parlando di una sanità regionale “sull’orlo del baratro”. Le sue dichiarazioni, rilasciate nel corso di una conferenza stampa all’Emiciclo, arrivano dopo la diffusione di una nota tecnica interna della Regione che evidenzia un disavanzo di oltre 213 milioni di euro per il 2024, di cui 113 ancora da coprire, e un tendenziale di 110 milioni già nel primo trimestre del 2025.
Paolucci ha denunciato l’assenza di un piano operativo da parte della giunta e ha accusato il centrodestra di “mentire agli abruzzesi” mentre “la nave affonda”. “Il Ministero della Salute – ha dichiarato – ha confermato tutte le nostre denunce: il piano di rientro è stato bocciato, e ora si rischia il commissariamento e una nuova stangata fiscale per coprire i buchi lasciati da anni di cattiva amministrazione”3.
Il consigliere ha inoltre criticato l’aumento dei compensi ai manager delle ASL, definiti “strapagati e mai valutati”, e ha chiesto un cambio di rotta immediato: “Servono trasparenza, legalità e un piano straordinario di rilancio. Non possiamo più permettere che la sanità venga lasciata morire”.
La replica della giunta Marsilio non si è fatta attendere: l’assessore alla Sanità Nicoletta Verì ha smentito l’ipotesi di commissariamento, parlando di “ricostruzioni inverosimili” e sottolineando che “il tavolo ministeriale si esprimerà solo a luglio”.
Nel frattempo, i cittadini abruzzesi continuano a fare i conti con liste d’attesa infinite, carenza di personale e servizi ridotti all’osso. E la sanità, ancora una volta, si conferma terreno di scontro politico e di preoccupazione quotidiana.
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