di Davide Pitocco
Oggi arrivo in salita. La squadra di Roglic scandisce il passo. Oggi è la classica tappa spacca gamba perché 1 2 3 via a tutto… subito in salita. Le squadre infatti si sono andate lentamente sgretolando.
Purtroppo a causa del maltempo la corsa di oggi è stata abbreviata.
Il tweet di Hansen spiega l’accaduto: Per fare chiarezza dal punto di vista dei corridori, le condizioni meteorologiche vissute durante il Giro di quest’anno sono state tra le più intense. In risposta, ieri sera i ciclisti hanno votato per invocare il protocollo per condizioni meteorologiche estreme. Secondo il regolamento, che prevede pioggia gelata come punto 1 e temperature estreme come punto 4 durante alcune parti del percorso di oggi, i corridori hanno deciso di votare. Se la maggioranza superasse l’80%, i corridori rimanenti seguirebbero e rispetterebbero la decisione della maggioranza, che attua il protocollo per condizioni meteorologiche estreme ed esegue il punto 3: “cambio di percorso”. Il processo di voto è stato condotto in forma anonima, con oltre il 90% dei corridori a favore. Io e il cpa cycling abbiamo sostenuto la loro decisione. Se qualcuno non è d’accordo con questa scelta, me ne assumo le conseguenze. Inviate a me le vostre critiche, non ai corridori. I corridori sono gli eroi di questo sport e credo che dovrebbero concentrarsi esclusivamente sulle corse piuttosto che essere soggetti a commenti negativi. Vorrei estendere la mia gratitudine all’organizzazione del Giro per aver riconosciuto la necessità di cambiamento e compreso la prospettiva dei ciclisti. Le condizioni meteorologiche estreme vissute quest’anno sono al di fuori del controllo di chiunque e i corridori sono grati per il supporto di RCS, volontari e fan. Faranno del loro meglio per mettere su uno spettacolo che il mondo possa guardare!
I corridori sono stati polemici verso l’organizzazione del Giro. La tappa è stata più che dimezzata. Hanno conservato il versante svizzero della corsa, considerato dagli atleti più pericoloso. Oggi non è stata una bella giornata per il Giro ed il ciclismo italiano. A questo punto ci si fa una domanda… dove vuole andare il ciclismo? Allora il Giro andrebbe posticipato, perché maggio è un mese ingannevole. Può piovere come può esserci solo sole. Eppure tutti sanno che in montagna il tempo cambia in modo capriccioso. Nessuno ha mai sentito Coppi, Bartali o Pantani lamentarsi per la pioggia o per il freddo: il gruppo si è controllato e vedere Caruso sgambettare sui pedali fremente, senza poter attaccare, fa male a tutti gli amanti di questo sport, fatto di fatica, sudore e sofferenza. Forse con i 130 km epurati il corridore italiano avrebbe potuto tentare un allungo da lontano. Chissà, ora non resta che rimanere con il dubbio.
Il nostro Damiano Caruso ha pedalato spesso vicino alla maglia rosa.
Intanto Cepeda ha subito provato ad attaccare. Il suo esempio è stato seguito da un ulteriore manipolo di corridori, ma alla fine la loro azione è stata rintuzzata dal gruppo principale. Quando mancano 70 km al traguardo Cepeda Ortiz ci ha provato di nuovo e mentre sulla corsa è iniziato a piovere debolmente, bagnando la strada, e quindi le discese saranno insidiose, il fuggitivo guadagna 19’’. Un gruppetto di 7, con Pinot, Armirail, Riccitello, Rubio, Gee e Paret-Peintre è andato a riprendere Cepeda ed ora gli attaccanti di giornata hanno guadagnato 41’’ di vantaggio.
La salita de la croix du coeur è molto dura. Gli atleti spesso si sono alzati sui pedali e le spalle ondeggiavano. Il team della maglia rosa con il ritmo che ha impresso ha tentato di operare una selezione naturale degli avversari. I primi chilometri della discesa sono molto difficili perché la strada è stretta. La pioggia diventa così un nemico in più per portare a termine la corda con successo. Tra i battistrada Pinot è scattato e Admiral è stata la prima vittima dell’allungo del francese in maglia azzurra.
Tra l’immobilismo dei favoriti Rubio, Pinot e Cepeda si sono dati battaglia a suon di scatti. Rubio vince sul francese con 6’’ di vantaggio.
Dopo la vittoria di Rubio, Thomas intervistato ha dichiarato: Una tappa breve, ma intensa, a volte sono anche più eccitanti. La mia squadra si è ben comportata. Tra i big ci siamo controllati. La gara è ancora molto intensa e tutto si giocherà nell’ultima settimana.
La conclusione di questa corsa è un interrogativo: i corridori moderni sono uomini o signorine? Eddie Merckx disse: Se non vi piacciono pioggia e vento è meglio se andate a giocare con le bambole.