Rientra l’allarme sulla balneabilità di un tratto di mare della zona nord di Pescara, dopo gli esami effettuati dall’Arta Abruzzo all’altezza di via Cadorna. Le analisi suppletive, eseguite sempre dall’Arta sui prelievi di ieri, hanno fatto registrare una situazione assolutamente nella norma e il Comune ha revocato il divieto temporaneo di balneazione imposto ieri, notificando ai gestori degli stabilimenti balneari il nuovo provvedimento.
Il tratto interessato era quello delle spiagge libere “O” e “P”, delle concessioni dalla n.76 alla n. 94, comprese le concessioni “Esercito e Carabinieri”, essendo stato rilevato uno sforamento relativo al parametro Enterococchi intestinali.
Con il dispositivo firmato oggi, è stato chiesto ai gestori di abbassare la bandiera rossa di pericolo issata ieri segnatamente alla qualità delle acque. E la segnaletica con il divieto temporaneo di balneazione va rimossa.
In relazione ai valori risultati oltre i limiti nelle prime analisi, i nuovi accertamenti hanno portato a rilevare un valore del parametro Enterococchi intestinali inferiore a 10 MPN/100mL, a fronte di un valore massimo consentito pari a 200 MPN/100mL.
A detta dei tecnici il superamento dei giorni scorsi potrebbe essere legato a uno sversamento che, questa l’ipotesi più accreditata, potrebbe essere riconducibile allo scarico di una imbarcazione transitata al largo.
“L’allarme è rientrato, commenta l’assessore Zaira Zamparelli. Ringraziamo l’Arta per l’attenzione e per la collaborazione costante e cogliamo l’occasione per chiedere l’impegno di tutti coloro che vivono il mare perché ciascuno di noi deve sentire la responsabilità del mare pulito e balneabile, dai concessionari e chi ‘frequenta’ il mare. Affidiamo ai ricordi del passato, non troppo remoto, lo spettro della non balneabilità del mare pescarese, che ha danneggiato non poco il turismo e la città intera, e continuiamo a lavorare per mantenere la Bandiera blu, che siamo riusciti a ottenere 4 anni fa e, da allora, abbiamo sempre mantenuto. Un vessillo che è sinonimo di buona qualità delle acque marine e di rispetto di una lunga serie di parametri: da parte nostra l’attenzione resta alta e l’impegno massimo e ci auguriamo che valga lo stesso per tutti. Non avevamo dubbi che l’allarme rientrasse, soprattutto perché in quel tratto non ci sono mai stati problemi. Tra l’altro, come precisato ieri, non sono state registrate anomalie negli impianti di sollevamento. Dispiace che per il comportamento scorretto di qualcuno, poco attento all’ambiente e alla salute altrui, sia stato necessario imporre il divieto, seppur cautelativo, su un chilometro e mezzo di spiaggia”.