
Ascoli Piceno, 30 giugno 2025 – Una rete ampia e condivisa per contrastare la violenza di genere e rafforzare il sistema di prevenzione e tutela. È stato sottoscritto, nella suggestiva cornice della “Sala della Ragione” di Palazzo dei Capitani, il Protocollo d’Intesa “Rete Donna”, promosso dalla Prefettura di Ascoli Piceno.
Alla presenza del Prefetto e dei rappresentanti di Istituzioni pubbliche, Associazioni di categoria, organizzazioni sindacali, ordini professionali e realtà del terzo settore, è stato ufficialmente avviato un percorso comune per affrontare con strumenti concreti e coordinati uno dei fenomeni più drammatici della contemporaneità.
Un patto per fare rete
«L’obiettivo – ha dichiarato il Prefetto – è costruire presidi stabili di prevenzione, protezione e ascolto, per impedire che le situazioni di disagio evolvano in tragedie. La rete non è solo istituzionale, ma sociale e culturale, perché solo così si può incidere davvero». Il Protocollo prevede una serie di azioni integrate che puntano a informare, formare, sensibilizzare e sostenere le donne vittime di violenza o esposte a rischio.
Gli impegni del Protocollo
Tra le attività principali incluse nell’accordo:
- Promozione della cultura dei diritti umani, con eventi rivolti a tutta la cittadinanza e, in particolare, alle donne.
- Campagne di sensibilizzazione interne alle organizzazioni aderenti per diffondere attenzione e consapevolezza.
- Supporto ai Comuni per promuovere, anche con fondi pubblici, iniziative di ascolto attivo e formazione per operatori del settore.
- Azioni socio-sanitarie ed economiche per fornire assistenza immediata e concreta alle donne in difficoltà.
- Percorsi di orientamento al lavoro, per restituire autonomia e dignità a chi è uscita da una situazione di violenza.
Una risposta condivisa
La sottoscrizione del Protocollo rappresenta un passo significativo per il territorio ascolano, che conferma la volontà di affrontare in modo corale e strutturato un problema sistemico. Il coinvolgimento di diversi soggetti testimonia l’urgenza e la centralità del tema.
“Rete Donna” si propone così non solo come strumento di intervento, ma anche come spazio di relazione, cooperazione e corresponsabilità, per costruire una comunità più sicura e rispettosa dei diritti di tutte e tutti.