di Davide Pitocco
Il fresco vincitore della maglia a pois del Tour de France, Giulio Ciccone, nonostante sia stato incluso tra i pre-convocati della Lidl-Trek, non parteciperà alla Vuelta a Espana che partirà ufficialmente il 26 agosto. Il corridore abruzzese ora è diventato molto richiesto e sono tante le competizioni che vorrebbero vederlo come partecipante. La sua ultima partecipazione infatti è quella del Criterium di Etten-Leur assieme a Van der Poel che ha sfoggiato con orgoglio la maglia iridata conquistata al Mondiale di Glasgow. La sua squadra ha scelto di schierare sia Ciccone che Skjelmose alla Maryland Cycling Classic il 3 settembre negli Stati Uniti d’America. La corsa ha tra i partenti atleti del calibro di Powless, Simon Yates, Woods e Lafay, tutti corridori che hanno già trionfato alla Grande Boucle. Gli organizzatori si aspettavano una grande partecipazione e le squadre statunitensi come la Trek hanno risposto positivamente schierando due punte di diamante. Così si punta a sostenere la crescita di questa Classica a stelle e strisce. Quindi per Giulio si può dire conclusa per questo anno la stagione dei Grandi Giri a tappe. Peccato non averlo potuto vedere al Giro d’Italia, fermato per positività al Covid 19, con la forma fisica ed atletica dimostrata in terra di Francia di certo avrebbe potuto regalare ai tifosi molte soddisfazioni e magari indossare la maglia azzurra, simbolo del miglior scalatore, vinta nel 2023 da Thibaut Pinot. In un Giro avaro di colpi di scena, un attaccante puro come Ciccone, che ama volare in fuga tra le aquile delle montagne, avrebbe potuto mettere il giusto brio e il giusto pepe in quelle tappe in cui tanto ci si attendeva e in cui poco i tifosi hanno raccolto in fatto di emozioni, a causa di scelte di squadre che hanno puntato più al controllo della corsa che ad andare all’attacco, all’avventura come le ciurme dei pirati che nel 1600 infestavano le acque dei Caraibi, depredando ed affondando le navi che battevano bandiera spagnola ed inglese. Forse Ciccone nel 2024 potrebbe diventare il nostro Corsaro Nero e andare alla conquista di quella Maracaibo che tanto manca a noi appassionati? Ovvero la maglia rosa?