Lo conferma in un comunicato il Presidente della Commissione Pubblica Istruzione ed Edilizia del comune di Pescara
“A sette giorni dalla riapertura degli asili nido comunali, fissata al prossimo primo settembre, sono ormai solo 70 i bambini ancora in lista di attesa per un posto nelle sette strutture comunali, tra cui 25 bambini residenti fuori Pescara. Si tratta, in tutti i casi, di famiglie che hanno rifiutato, a oggi, l’iscrizione dei propri figli ai nidi privati, convenzionati con il Comune, e proposti come alternativa a quelli pubblici strapieni, pur pagando le stesse tariffe, scelta determinata spesso dalle distanze o da motivazioni personali. Tutti gli altri bambini che avevano fatto domanda ed erano temporaneamente rimasti fuori dalla prima graduatoria, ovvero 105 bambini, sono invece già stati ricollocati. È questo il quadro con cui il Comune di Pescara si prepara a riaprire i 7 nidi comunali, una situazione migliore rispetto agli anni precedenti, visto che l’esperienza ci dice anche che solitamente, grazie alle inevitabili disdette, un altro buon 20 per cento di quei bambini verrà riassorbito entro i primi mesi del nuovo anno scolastico, permettendo soprattutto ai genitori lavoratori di organizzare al meglio le proprie giornate”. Lo ha detto il Presidente della Commissione Pubblica Istruzione ed Edilizia scolastica Fabrizio Rapposelli ufficializzando quanto emerso nel corso dell’ultima seduta convocata al fine di tracciare un bilancio circa l’attività dei nidi comunali a una settimana esatta dalla loro riapertura al pubblico.
“Ho ritenuto importante esaminare le carte inerenti all’attività dei nostri nidi sapendo che, a giugno, al momento delle domande e delle ammissioni, l’amministrazione comunale aveva registrato degli esuberi in alcuni asili, mentre c’erano ancora posti disponibili in altre strutture dove poteva scattare un piano di ricollocamento e ridistribuzione dei bambini in lista d’attesa – ha ricordato il Presidente Rapposelli -. E la conferma è arrivata durante la seduta della Commissione: in sostanza, quest’anno i posti disponibili nei nidi sono stati aumentati perché gli uffici, visitando i 7 nidi comunali, hanno verificato una maggiore capienza e la presenza delle autorizzazioni per il relativo funzionamento. Dunque i posti disponibili sono diventati 272, di cui 87 destinati alla continuità didattica, ossia ad accogliere i bambini che già avevano frequentato le strutture negli anni precedenti. Dunque i posti effettivamente disponibili per i nuovi iscritti erano 185. Complessivamente sono arrivate 313 domande, dunque sono state 138 le nuove ammissioni, e 175 bambini sono inizialmente rimasti in lista d’attesa, di cui 46 residenti fuori comune. A fronte di tale lista d’attesa, però gli uffici comunali hanno verificato che c’erano due asili nido praticamente vuoti, con 47 posti disponibili, ossia Cipì e Raggio di Sole che, inspiegabilmente, non hanno registrato la preferenza dell’utenza. A quel punto gli Uffici tecnici hanno stilato una graduatoria collaterale a quella finale e hanno chiamato i genitori dei 175 bambini in lista d’attesa per proporre l’iscrizione ai due nidi, e alla fine solo 128 bambini sono rimasti fuori dai nidi, di cui 82 residenti a Pescara e 46 fuori città. A quel punto, al fine di limare se non addirittura esaurire quanto più possibile quella lista d’attesa, dando una possibilità di collocamento a tutte le famiglie, si è fatto ricorso alla convenzione con i nidi privati: a luglio scorso sono infatti stati assegnati al Comune i fondi regionali relativi al bando degli asili, circa 80mila euro, che permetteranno all’amministrazione comunale di compartecipare alle spese sostenute dalle famiglie costrette a ricorrere al nido privato per tutta la durata dell’anno scolastico, ossia dal primo settembre 2022 al 30 giugno del 2023. Circa una decina i nidi privati che hanno sottoscritto la convenzione con il Comune – ha proseguito il Presidente Rapposelli -, garantendo una disponibilità complessiva di 58 posti. Il Comune ha dunque predisposto una terza graduatoria parallela convocando, anche in questo caso, tutti i genitori in attesa e proponendo l’alternativa dei privati, qualcuno non ha accettato tale soluzione, scegliendo di restare in attesa, altri hanno accettato, comprese alcune famiglie residenti fuori Pescara, e a oggi, di fatto, la lista dei bambini ancora fuori dai nidi è di sole 70 unità, di cui 25 residenti fuori città. L’esperienza ci dice che già tra settembre e ottobre ancora il 20 per cento di quella lista verrà sforbiciata con nuove ammissioni determinate da altrettante disdette. Non solo: l’amministrazione è riuscita anche a contenere il costo delle rette dei nidi privati, fissando una quota massima di 550 euro mensili per chi fa il tempo pieno, e 490 euro per il tempo ridotto. Le famiglie che hanno accettato l’iscrizione ai privati pagheranno la stessa somma che avrebbero versato al Comune, ovvero 350 euro, e la quota restante sarà pagata dal Comune. L’intero progetto avrà un costo complessivo finale di 113mila euro, di cui 45mila euro per il 2022, e 67mila euro per il 2023. A oggi sono solo due i nidi comunali ancora a gestione diretta comunale, ossia La Mimosa e la Conchiglia, mentre prima del primo settembre verrà aggiudicata la gestione de Il Gabbiano, il cui personale comunale verrà riassegnato ad altri servizi. Nel frattempo – ha ancora aggiunto il Presidente Rapposelli – è stata indetta la gara europea per l’affidamento di altri 4 asili nido, con una proroga al 30 dicembre prossimo alle due cooperative che oggi gestiscono il servizio. Infine è stata confermata la notizia relativa all’assegnazione dei fondi per la realizzazione di 4 nuovi asili nido, con una sola riserva espressa dal Ministero per il progetto del nido in via Rubicone, per il quale stiamo già mandando le integrazioni documentali necessarie. Gli altri tre nidi sorgeranno invece in via Santina Campana, via Celestino V e Salita Rex-via Lago Isoletta, che significa maggiori spazi e disponibilità per supportare le famiglie”.