“Leggiamo con stupore” si legge in una nota congiunta di Gilio De Collibus dell’Archeoclub di Pescara e Massimo Palladini di Italiana Nostra, ” uncomunicato del comune di Pescara che smentisce un interessamento dello stesso per il Centro Nazareth, oggetto di una conferenza stampa delle nostre due associazioni per la giornata odierna.
Stupisce il tono polemico dello scritto e, soprattutto, il disinteresse per le proposte che abbiamo formulato. Per il vero, abbiamo fissato la conferenza stampa avendo costatato personalmente sopralluoghi all’interno dell’edificio abbandonato da parte di consiglieri e funzionari comunali. Informazioni successive, raccolte presso autorevoli personalità del consiglio comunale, ci hanno indicato l’interessamento ad un partenariato fra Fondazione Paolo VI e Comune di Pescara.
Tuttavia non è questro il cuore del problema; Archeoclub ed Italia Nostra ritengono che, dopo decenni durante i quali questo edificio ha deturpato un’intera porzione del centro storico, sia giusto porre all’ordine del giorno il tema della sua demolizione.
Inadeguato strutturalmente e impiantisticamente, sprovvisto di parcheggi, oggi riporporne l’ammodernamento in questa posizione è sbagliato. Esistono leggi e regolamenti che consentono di trasferire la volumetria esistente in diversa localizzazione, magari con effetti di riqualificazione di altre zone.
Perché ciò avvenga, sia nel caso che il comune sia partner, sia che l’iniziativa provenga esclusivamente da un privato, si dovranno fissare regole e parametri che solo un’amministrazione comunale può determinare.
Riteniamo che questo luogo liberato, con i resti del convento medioevale dei padri agostiniani, possa costituire uno spazio di qualità, legato anche alla riqualificazione del lungo fiume.
Intendiamo questa proposta”, conclude la nota, ” come parte di un diverso approccio alla questione del centro storico, inteso come area corrispondente al perimetro della fortezza e vogliamo sperare che l’amministrazione sia aperta al dialogo su queste tematiche”.