Di seguito il comunicato stampa pervenuto in redazione da parte di Mario Sorgentone in qualità di Presidente dell’Associazione Consiglieri Comunali Emeriti di Pescara.
“Il progetto di modifica illustrato oggi, in conferenza stampa, dal presidente Sospiri” screive Sorgentone, “non chiarisce, ma anzi rafforza, i dubbi e le diffidenze scaturite dalla mancata applicazione della legge regionale sulla Nuova Pescara.
Si prescrivono gli adempimenti da attuare entro il 1 settembre 2023, pena la nomina del commissario, ma anche la legge istitutiva prevedeva la nomina del commissario, e non è stata fatta, figuriamoci oggi che prevede anche lo scioglimento dei consigli comunali.
Ma supponiamo che il 1 settembre 2023 gli adempimenti vengano attuati e si vada al 2027.
I Sospiri ha assicurato che è stato stipulato un patto fiduciario tra i sindaci e la regione, un
“ gentlemen’s agreement”, che non si andrà oltre quella data.
Ma già nella stessa seduta il presidente del consiglio di Spoltore, Lucio Matricciani, che non difetta né di coerenza né di chiarezza, ha affermato “ ci sta bene il rinvio al 2027, ma non è detto che a quella data si farà la fusione”. A chi dobbiamo credere ?
Questo progetto di modifica è un provvedimento serio, oppure un diversivo per far passare nel dimenticatoio il referendum e le speranze di 105.000 elettori?
Se è una proposta seria”, conclude Sorgentone, “il progetto deve prevedere che, nel caso di mancata fusione nel 2027, saranno sciolti sia i tre consigli comunali che il consiglio regionale, con l’imputazione di omissione in atti d’ufficio”.