Pubblichiamo un intervento di Giuseppe Di Giampietro, architetto, progettista di strade ed esperto di sicurezza stradale, sulla polemica dei semafori T-Red, tristemente noti come i mangiasoldi. “A Montesilvano manca un Piano traffico da quarant’anni”, dice Di Giampietro, che è anche presidente del Comitato Saline.Marina.Pp1 di Montesilvano
“Polemiche e dubbi, sulla stampa abruzzese, sulla correttezza del funzionamento di molteplici impianti T-Red sui principali impianti semaforici. Rimane il problema di una città di oltre 50mila abitanti che, da quarant’anni, non ha un Piano Urbano del Traffico (obbligatorio per l’Articolo 36 del Codice della Strada), ma che mettendo, qua e là, semafori mangiasoldi incassa milioni di euro l’anno.
Domanda: ci saranno i soldi per pagare delle serie analisi di traffico, la pubblicazione di un piano Put-Pums (Piano urbano del traffico, Piano urbano della mobilità sostenibile) con studi e progetti per le sistemazioni stradali, segnaletiche, semaforiche, di sicurezza e un Regolamento Viario (marciapiedi, accessi carrai, piste ciclabili, parcheggi, verde, arredi stradali) che oggi mancano? Con un processo di partecipazione pubblico – trasparente e condiviso – si potrebbe rendere la gestione della mobilità una scelta razionale, senza che a nessuno venga il dubbio che tali interventi servano solo per fare cassa. Si risolverebbero tanti problemi, si renderebbero le scelte davvero condivise e i cambiamenti accettabili e razionali, nella direzione europea della partecipazione di cittadini e stakeholders alla gestione della città”.