
Pescara, 14 giugno 2025 – Dopo il recente caso che ha coinvolto un agente di polizia a seguito della morte di un trentenne durante un’operazione, torna al centro del dibattito il tema del supporto psicologico agli operatori delle forze dell’ordine. A sollevare la questione è Matteo Mascitti, responsabile del Dipartimento Sicurezza e Immigrazione della Lega Pescara e vice segretario provinciale del sindacato SAP.
“La tragedia di Pescara ha generato reazioni immediate e giudizi sommari – afferma Mascitti – ma nessuno si è chiesto quale impatto emotivo abbia avuto sul poliziotto coinvolto, poi risultato non responsabile della morte dell’uomo”. L’autopsia, infatti, ha escluso qualsiasi nesso causale tra l’intervento dell’agente e il decesso del giovane, fermato mentre si trovava in evidente stato di agitazione.
Da qui l’appello del rappresentante della Lega: istituire un protocollo psico-sanitario preventivo, con periodi di congedo straordinario per i poliziotti coinvolti in eventi ad alto impatto emotivo. “Lo stress post-traumatico può avere conseguenze gravi e viene troppo spesso ignorato. I poliziotti non sono invisibili: sono persone, con famiglie, emozioni e fragilità”, sottolinea Mascitti.
Il protocollo, secondo l’esponente della Lega, dovrebbe essere promosso presso il Ministero dell’Interno e in particolare presso la Direzione Centrale di Sanità della Polizia di Stato, con il sostegno della politica e delle rappresentanze sindacali. “È tempo di aprire un dibattito serio sulle condizioni di chi indossa la divisa, sulla loro salute mentale e sul rispetto che meritano da parte della società”, conclude Mascitti.