Proseguono costanti i servizi di prevenzione e repressione dei reati di natura predatoria e contrasto del traffico illecito delle sostanze stupefacenti predisposti dal Comando Provinciale Carabinieri di Pescara.
Nelle ultime 48 ore, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Pescara hanno denunciato in stato di libertà nr. 3 persone.
In particolare, nella giornata di ieri un 35enne di origine italiana, a seguito di un controllo alla circolazione stradale, mentre era alla guida dell’autovettura di proprietà della madre, è stato trovato in possesso di un involucro in cellophane contenente sostanza stupefacente tipo “CRACK”, per un peso di circa 5 gr., che aveva occultato nel pomello del cambio della macchina. Lo stesso è stato deferito anche per guida senza patente perché il titolo autorizzativo alla guida risultava essere stato revocato.
Tenuto conto della particolare pericolosità di tale sostanza stupefacente e del rinnovato aumento di consumo tra i giovani è stato intensificato il controllo nei vari quartieri “caldi” del comune di Pescara (Rancitelli – San Donato – Zanni).
Nella stessa giornata, in due distinte operazioni, sempre i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Pescara hanno denunciato un 58enne, pescarese, senza fissa dimora, celibe, in attesa occupazione, noto in Banca Dati Forze di Polizia, con addosso un coltello da cucina della lunghezza di 22 cm ritenuto responsabile di porto d’armi od oggetti atti ad offendere. Un 45enne, di origini lombarde, residente a Tortoreto Lido (TE), con precedenti di polizia, trovato in possesso di un coltello a serramanico della lunghezza di 16 cm e segnalato all’Autorità Amministrativa per violazione della legge sugli stupefacenti.
I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Montesilvano hanno denunciato un 34enne, ucraino, con precedenti di polizia, per rapina impropria, in quanto nella tarda serata del 5 gennaio u.s., all’interno del centro commerciale “PESCARA NORD” di Città Sant’Angelo (PE), dopo aver asportato un bracciale in oro del valore di oltre 2.000,00, dopo aver avuto una colluttazione con la commessa, si dava alla fuga. Successive indagini, permettevano di risalire all’autore che veniva riconosciuto dalla vittima.