Se riuscissimo a concederci un filino di tempo per leggere i muri della nostra città, potremmo trovare un appiglio per non andare a fondo nei momenti difficili. La vita sa essere traditrice, ma spesso siamo noi i veri traditori della nostra vita perché rinunciamo a credere, sperare, lottare. Rinunciamo a essere ottimisti e non vogliamo capire che, il più delle volte, quello che ci è capitato è nulla davanti alle disgrazie di tanti altri. A Pescara, sotto il Ponte del Mare, all’ombra della Madonnina, un murale in bianco e nero – i colori sono sprigionati dalle parole scritte – riporta una frase di un genio, probabilmente il più importante cosmologo di tutti i tempi, vissuto imprigionato per anni in un corpo mortificato da una malattia infame. Guardiamo le stelle come fece Stephen Hawking perché c’è sempre qualcosa da fare. (diPescara6)