
Proseguono a ritmo serrato i controlli dei Carabinieri del NAS, in collaborazione con il Ministero della Salute, nel settore della medicina estetica. L’ultima nota stampa del Comando per la Tutela della Salute rivela un’operazione su scala nazionale che ha portato alla luce gravi irregolarità e pratiche abusive, con interventi effettuati da soggetti privi di abilitazione medica, farmaci non autorizzati e strutture prive dei requisiti minimi.
Tra i casi più eclatanti quello di Bergamo, dove una quarantaduenne di origini russe esercitava abusivamente la professione medica, effettuando in una stanza della propria abitazione trattamenti estetici invasivi come infiltrazioni di botulino e acido ialuronico. Pubblicizzava i suoi “servizi” sui social e utilizzava farmaci non approvati in Italia, provenienti dall’Asia e dall’Est Europa. Le indagini hanno portato al sequestro dello studio, centinaia di farmaci e dispositivi medici, agende, smartphone e prove documentali di un’attività estesa anche fuori regione e all’estero.
Parallelamente, in Calabria, i Carabinieri del NAS di Reggio hanno eseguito 18 controlli presso centri estetici e di benessere: oltre la metà sono risultati non conformi. Tra le irregolarità riscontrate, l’assenza di autorizzazioni, personale non qualificato e attività svolte in ambienti inadatti come abitazioni private. Sequestrato un centro benessere del valore di oltre 1,2 milioni di euro, chiuse due strutture pubblicizzate come centri “olistici” e sospesa un’attività estetica priva dei requisiti igienico-sanitari.
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