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      60 anni di moda maschile al Casinò di Sanremo

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      Il made in Italy veste il mondo.

      Domani 2 settembre ore 17.30 Sala Privata e sala Dorata del Casinò di Sanremo, evento firmato dal Casinò, dal Comune e dalla Confartigianato con il patrocinio del Ministero della Cultura.

      L’eccellenza dell’Artigianato sartoriale declinato nei gioielli, nel teatro, nel cinema, nei drappeggi damascati, negli accessori nella pelletteria e in abiti così scintillanti da sembrare stelle, in cappelli che possono chiamarsi solo Borsalino, nelle cravatte Marinella, negli accessori che accentuano lo stile e l’eleganza.   Questo il filo conduttore dell’esposizione “Moda preziosa”, dedicata alla ricerca del bello tra tessuti, pietre preziose, cappelli e drappeggi.

      Il 2 settembre il Casinò di Sanremo ricorderà il settantesimo anniversario della prima edizione del Festival della Moda maschile, presentando il volume che ripercorre la storia di un evento che raggiunse quasi le quaranta edizioni. Si tratta dell’opera:”Casinò di Sanremo: Festival della Moda Maschile. Il Made in Italy veste il mondo” (De Ferrari Editore) che può vantare l’introduzione del prof. Stefano Zecchi, firmata da Marzia Taruffi. Partecipano, tra gli altri, il dott. Fabio Pietrella, Presidente Confartigianato Moda e il prof. Stefano Zecchi. Contestualmente verrà inaugurata l’esposizione “Moda Preziosa”, curata dalla dott.sa Federica Flore, storica dell’Arte. L’evento ha il patrocinio del Ministero della Cultura, vede la collaborazione del Comune, del Casinò e della Confartigianato ed è finalizzato a riportare nella sua centralità il Casinò anche nel settore dell’alta Sartoria.

      Parlare di Alta Sartoria oggi vuol dire guardare al domani, valorizzare nuove professionalità tutelando il lavoro di ieri e di oggi” Sottolinea la dott.sa Barbara Biale consigliere del Cda del Casinò di Sanremo “La Liguria ha maestri artigiani famosi a livello internazionale, che si sono espressi anche nelle sale del Casinò, dove è nato il Festival della Moda Maschile. Vogliamo continuare a sostenere e a raccontare questa storia di successi.”

       Cosa si potrà ammirare in quella che sarà un viaggio nell’Alta Sartoria declinata tra abiti storici, di Alta Sartoria Teatrale, tessuti che incantano, accessori preziosi che diventano parte integrante del “proprio stile”?

      I cappelli Borsalino sfilati nel 1957 al Casinò di Sanremo per celebrare il centenario dell’azienda, cappelli che provengono dal Museo Borsalino, gentilmente concessi dal Comune di Alessandria, dieci modelli che attraversano decenni e decenni di evoluzione del cappello. Una sezione viene dedicata al Borsalino nel cinema, ai modelli Panizzi Litrico, alle cuffie create per le spider, ai borsetti che nacquero proprio nel Festival della Moda maschile accanto alla professione dell’indossatore. Pezzi unici firmati dal collezionista Roberto Manzoni. Cappelli e cravatte, quelle di Marinella un’eleganza del particolare che affascina.  Sfilano ancora gli abiti di Angelo Bolzoni, gentilmente concessi dalle figlie Patrizia e Grazia Bolzoni, modelli premiati con il Trofeo Arbiter nel 1968 e alcuni dedicati alle forze armate.   Ci sarà anche l’abito rosso e nero che 1989 sfilò sul palco del teatro del Casinò simbolo del passaggio di consegne tra l’arte sartoriale di Angelo e quella delle figlie Patrizia e Grazia, un’eredità che continua, immagini e creazioni che escono dalle pagine che ripercorrono 70 anni di Festival. Una storia che ricorda l’alta sartoria teatrale interpretata da Alessandro Osemont, il maestro sartore che ha lavorato nei teatri di tutto il mondo e che nel 1994 firmò a villa Ormond l’ultima mostra dedicata alla grande sartoria. Il Maestro Osemont partecipa con un omaggio all’alta sartoria teatrale espresso da sei “gioielli”. Non si possono chiamare solo costumi perché sono fatti a mano, tessuti con arte, seta, velluto, creatività e amore per il proprio lavoro. Tra questi il giovane principe, il papa, la dama medioevale, un abito in velluto e raso uniti insieme, autoritratto di Rembrandt.

      Un viaggio nella bellezza che diventa stile artigiano nei gioielli creati a mano da Sandro Rossi, di Diano Marina marchio Ross’Oro Gioielli d’Arte. Espone una corona ornamentale per la Statua della Madonna con Bambino di Nostra Signora della Rovere realizzata in oro giallo 18Kt con perle, diamanti, ametiste, topazi gialli e azzurri ricevuti in donazione dai fedeli della parrocchia di Nostra signora della Rovere. Accanto si possono ammirare anelli con diamanti, collane in corallo di Ross’oro, ma anche le creazioni su misura de Il Pozzo dei Desideri di Ventimiglia di Michelutti Gualtiero, che di padre in figlio hanno creato un luogo dove il gioiello pensato diventa reale. Da Genova giungono le creazioni di Ogigioielli di Emanuela Burlando, ognuna con caratterizzata dalla sua denominazione, da Amore Liquido ad Arsenico e Vecchi Merletti, perpetrando ed innovando la passione appresa dal padre Dino

      Sono drappeggiati a mano fatti di arte, di tempo e di creatività di preziosi tessuti damascati e velluti della tessitura artigiana di Giuseppe Gaggioli di Zoagli, drappi che incantano per la perfezione dei disegni, dei velluti, spesso tramutati in quadri.

      Brillano come particelle di sole gli abiti tessuti a mano creati da Sebastiano Basile, Sartoria Napoletana, un maestro creatore, che forgia” a mano” e “su misura” secondo le regole ferree dei maestri artigiani e sartori.  Dal rispetto della creatività e della professionalità scaturiscono creazioni “tessute” dove gli abiti scintillano, come “gioielli” nella continua ricerca di una vera filosofia della sartoria tesa alla “nobilitazione delle passioni”.

       Un’esposizione dove passato e futuro si fondono perché lo stile artigiano è per sempre.

      Per chiudere in bellezza la giornata alle ore 21.30 a Pian di Nave a Sanremo si terrà la sfilata organizzata dalla Confartigianato e dedicata ai maestri sartori. 

      Il Libro Casinò di Sanremo: Festival della Moda Maschile. Il Made in Italy veste il mondo”. (De Ferrari editore)

      Era il 13 settembre 1952 quando Michelangelo Testa, direttore del periodo Arbiter, apriva ufficialmente la prima edizione di quel Festival dedicato ai capi sartoriali declinati al maschile, che sarebbe diventato un appuntamento imprescindibile per i drappieri e i Maestri Sartori per quasi quarant’anni.  Il Casinò di Sanremo, che aveva appena organizzato il primo Festival della Canzone Italiana e che poteva vantare una più che decennale tradizione di eventi legati alla Moda, era il miglior palcoscenico per sfilate al maschile, famose ben presto in tutta Europa. Il volume, suddiviso in “La Storia” “Le Storie” “L’evento” ripercorre lo svolgimento di tutte le edizioni, evidenziando come influirono sull’evoluzione dello stile declinato al maschile ma non solo. Un racconto della Moda sartoriale intesa come storia del costume e di un’economia che divenne basilare per il Made in Italy. Anno dopo anno si riscontra la maturazione di un “modo di vestire” perfettamente coerente con l’evoluzione sociale, a volte anticipatore dei tempi, altro contenitore verso una più libera espressione dello spirito, che si rifletteva nei colori, nelle ampiezze e nelle scelte stilistiche. Questo valorizzando sempre il rapporto cliente sarto, che rappresentava e rappresenta un legame che si rafforzava di anno in anno, sfiorando una forma di amicizia patrimonio comune. Sanremo seppe anticipare ed esportare il Made in Italy. Al Casinò nacquero la professione dell’indossatore, i colori “Maremma” “Rubilio” “Il Borsetto da uomo” ma anche l’uso delle mantelle, i pantaloni scanzonati, nella ricerca del punto di equilibrio tra innovazione e classicismo, rigidamente “su misura”. Settant’anni di “ago e filo” di prestigiosi tessuti ed accessori dove l’artigianato è arte.  

      Si sono espressi.

      Scrive il prof. Stefano Zecchi:”Oggi si potrà ricordare come il Casinò di Sanremo avesse dato un proprio grande contributo alla valorizzazione, tutta italiana, della creatività artigiana dell’alta moda. Fa riflettere il fatto che il Casinò sanremese fosse un’avanguardia della cultura popolare e imprenditoriale.”

      Afferma il sindaco di Sanremo Alberto Biancheri:” E’ con piacere che Sanremo accoglie quest’elegante pubblicazione dedicata al Festival della Moda Maschile, importante vetrina nazionale e internazionale dell’industria tessile e della sartoria italiana in occasione della quale la nostra città ha assunto il ruolo di protagonista, assieme alla Casa da Gioco che ne ha accolto le diverse edizioni.”

      Questa lettura non rappresenta solo un bellissimo viaggio nel passato, un racconto malinconico di quanta magnificenza e competenza il nostro Paese sia riuscito a mettere in campo, con mani sapienti e ingegno illuminato. Mi piace immaginare questo lavoro come un prezioso giroscopio, in questi tempestosi anni, per ritrovare la direzione naturale che il nostro “bello e ben fatto” deve perseguire, in un percorso che vedrà ancora protagonisti noi italiani, le nostre nuove generazioni e il connubio tra territorio e manufatto che ci ha resi grandi nel mondo.” Sottolinea Fabio Pietrella, Presidente nazionale Confartigianato Moda.

      Nella riscoperta di questa manifestazione è riposta la volontà di riportare in auge quella che fu una delle rassegne più ambite per attestare la professionalità dell’artigianato d’autore. In queste pagine viene descritta la realtà di decenni di impegno e di lavoro, di originalità e di raffinato gusto del bello, ideali comuni alla nostra azienda, pronta ad accogliere sulle sue scalinate, nelle sue sale e nel suo teatro il meglio della Alta Sartoria per codificare un’altra bella storia”. Afferma la dott.sa Barbara Biale, componente del Cda del Casinò di Sanremo.

      Sono particolarmente soddisfatta di questo nuovo grande evento dedicato alla Alta Sartoria, alla sua storia e alla sua evoluzione anche nell’accessorio, che è oggi come ieri sinonimo di eleganza. La collaborazione tra Comune, Casinò e Confartigianato ha saputo riscrivere nuove pagine di cultura della Moda, con l’auspicio che divenga un appuntamento tradizionale, esportabile a livello internazionale per riaffermare la grande professionalità del nostro artigianato d’autore.”  Conclude Donatella Vivaldi, Presidente di Confartigianato Imperia.

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