“Dal governo dell’arte all’arte del governo” (Campanotto Editore) è il titolo del libro dell’artista abruzzese Ettore Le Donne che sarà presentato sabato 19 ottobre alle ore 17 al Dopolavoro Ferroviario a Pescara (corso Vittorio Emanuele 257/A ingresso attuale solo attraverso l’area di risulta).
Organizzatrice e moderatrice dell’evento Rosetta Clissa con la partecipazione della giornalista Francesca Di Giuseppe e del presidente del Dopolavoro Ferroviario Tino Di Cicco.
“Ho scritto questo libro – afferma Ettore Le Donne – perché la politica non fa politica e la critica non fa critica. La massoneria e i servizi segreti sono deviati, non c’è più una massoneria illuminata dove c’era etica, morale e rettitudine e gli Artisti non hanno avuto il coraggio di animarsi di fronte alle anomalie sociali. Voglio ringraziare Carlo Marcello Conti, direttore di Campanotto Edizioni e il professor Stefano Magni che ha curato la prefazione. Ci tengo inoltre – conclude Le Donne – a dedicare questo libro all’artista e giornalista Tiziana Baracchi firmataria del Primo Manifesto del Movimento Iperspazialista, prematuramente scomparsa a Rimini”.
Si legge nella prefazione del professor Stefano Magni:
“La riflessione di Delle Donne poteva in fondo partire da questa domanda: ma cosa è successo quando gli artisti sono diventati delle guide? […] Le Donne invece pone l’arte del governo alla fine del libro, con quella che è la parte sicuramente più solida dell’opera […] Egli propone suggerimenti, e lo fa secondo un’ottica avanguardistica, soprattutto nella prima parte in cui offre una rassegna dei problemi della nostra società”.
Note biografiche Ettore Le Donne
Ettore Le Donne è nato nel 1950 a Rivisondoli (AQ). Nel 1980 ha frequentato l’Accademia di Belle Arti dell’Aquila, acquisendo una formazione artistica non adeguata alle proprie aspettative. Dal 1983 al 1994 ha fatto parte del Gruppo Immanentista, realizzando, nei primi anni ’90, il ciclo di opere “Bunker”, strutture architettoniche geometriche mimetizzate nell’ambiente urbano, immaginate come dimore di personaggi degni di memoria storica. Nel 1996 ha fondato il Movimento Iperspazialista con gli artisti Tiziana Baracchi, Antonio Paciocco, Giuseppe Masciarelli, Cesare Iezzi e il critico Giancarlo Da Lio. Attualmente la sua ricerca artistica è orientata verso la realizzazione di opere intitolate “Rottami da universi disastrati”, in cui si propone come tema “l’ordine e il caos negli universi di un ipotetico e non dimostrato multiverso”.