Dal Solstizio di giugno all’Equinozio di settembre 2022: la sala capitolare dell’Abbazia di Santa Maria Arabona a Manoppello, ospita fino al prossimo 23 settembre la CROCE come SEGNO di Dino Colalongo a cura di Miriam Di Francesca. L’opening, che si svolgerà nei giardini della Chiesa, è previsto nel pomeriggio di venerdì 1 luglio dalle ore 18.
Il progetto espositivo, prende vita a partire dal dialogo tra l’arte sacra e la contemporaneità in quel “venire al dialogo col mondo” da parte della chiesa, come ricorda Paolo VI nell’Ecclesiam Suam. Fin dalle origini, Santa Maria Arabona rappresenta il rapporto con la storia del territorio e dei suoi fedeli, dapprima con il culto pagano della dea Bona, divinità rurale idolatrata in territorio abruzzese, e successivamente, attraverso processi di costruzione, realizzazioni incompiute e variazioni d’uso che, dal 1208 ad oggi, la vedono protagonista dell’incontro con la contemporaneità di ogni epoca.
Il materiale, oggetto della ricerca artistica di Dino Colalongo, è la pietra della Maiella con cui è costruita la chiesa e dall’idea di esaltare la tradizione degli scalpellini, Colalongo ha collaborato con esperti della lavorazione su pietra. A Franco Aceto è stata affidata la realizzazione su pietra di parte di un’opera, secondo il progetto dell’artista. Stefano Faccini, Armando Di Nunzio e Dangyong Liu, scultori della pietra che da lungo tempo sono impegnati nelle “10 Giornate in Pietra”, il simposio internazionale di Lettomanoppello, sono stati invitati a partecipare con una loro interpretazione di capitelli moderni.
La mostra è patrocinata dalla Regione Abruzzo, la Provincia di Pescara, il comune di Manoppello e di Lettomanoppello con le “10 Giornate in Pietra”. E’ possibile visitare la mostra martedì e giovedì dalle 10 alle 12; mercoledì dalle 16 alle 18.
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