Dal 3 al 18 settembre la mostra dal titolo “Altera Mundi” nella sala espositiva comunale di Palazzo Valignani in piazza San Rocco.
Dal 3 al 18 settembre prossimi nella sala espositiva comunale di Palazzo Valignani in piazza San Rocco a Torrevecchia Teatina si terrà la mostra fotografica personale di Mauro Splendore dal titolo “Altera mundi – Cronache dal post Antropocene”. La mostra è promossa dall’associazione culturale Kalòs ed è patrocinata dal Comune di Torrevecchia Teatina ed è visitabile la mattina dalle 8.00 alle 12.00 e il pomeriggio su prenotazione al numero 3314321627, l’ingresso è libero. L’inaugurazione si terrà il 3 settembre dalle ore 19 alle ore 21.
Così Mauro Splendore si esprime sull’esposizione: “Antropocene, capitalocene, wasteocene, tre termini coniati di recente, apparentemente diversi ma che evidenziano lo stesso identico problema: l’enorme impatto ambientale che la nostra specie ha sul pianeta. L’uomo è ormai diventato una vera e propria forza tellurica, in grado di influenzare i cambiamenti climatici, ambientali e strutturali del pianeta tanto da esserne in realtà la principale causa. L’intera politica mondiale, così come la scienza, sta cercando soluzioni che permettano di coniugare crescita economica e salvaguardia ambientale. Tuttavia trovare soluzioni concrete non è semplice, è la vera grande sfida del nostro tempo, a cui siamo tutti tenuti a prendere parte. Perché, se da un lato la crescita demografica ed economica sostenta e sostiene la società, almeno per come siamo abituati a concepirla, dall’altro sembra piuttosto evidente che più numerosa è la popolazione mondiale maggiore è l’impatto che ha sull’intero ecosistema. Personalmente temo fortemente per le possibili, gravi conseguenze a medio e lungo termine e mi è impossibile, di fronte ai miei figli, non pormi l’interrogativo di che mondo stiamo lasciando loro e di come potranno adattarsi ad esso, ammesso che sia possibile. E’ così che la mia mente, accompagnata dalla fotografia, è andata ad indagare sul possibile scenario post uomo. Perché, come tutte le ere geologiche, anche l’antropocene, avrà il suo termine e lascerà le sue impronta su una terrà ormai irrimediabilmente compromessa. Altera mundi vuol essere dunque un viaggio fantastico, distopico, drammatico, ma, a tratti, incredibilmente reale alla scoperta del mondo che verrà. Un mondo fatto essenzialmente di polvere, nebbia, desolazione. Paesaggi vagamente riconoscibili, ma ormai privi di colore e bellezza. Di edifici, fabbriche, abitazioni, ormai ridotte a macerie, testimoni di quel tempo che ci è appartenuto, ma che probabilmente non abbiamo saputo rispettare e proteggere come avremmo dovuto“.