“L’ultimo stregone” nel Chiostro di Città Sant’Angelo dal 15 al 17 luglio
Nel Chiostro di Città Sant'Angelo sarà allestita, dal 15 al 17 luglio, dalle 17 alle 22, la mostra " L’ultimo Stregone" chiude un percorso di arteterapia condotto da Paolo Cipriani, un artista poliedrico, tirocinante e specializzando in ArtiTerapie, con Artedo Italia. Con questa mostra i ragazzi hanno il piacere di condividere con la comunità di riferimento della struttura che li ospita alcuni manufatti che sono stati poi usati per realizzare il video dal titolo “L’ultimo Stregone”, un cortometraggio animato di qualche minuto. Il racconto racchiude un percorso narrativo fatto di metafore ispirate agli oggetti realizzati. Attraverso questo percorso arteterapico, i ragazzi hanno lasciato la loro “impronta” prendendo spunto dalla natura del territorio circostante, dal mare alla montagna. Un sentiero che si è sviluppato in diverse fasi, utilizzando materiale di matrice naturale o di riciclo. Fare arteterapia significa condurre gli utenti in un percorso di conoscenza attraverso la manipolazione di un materiale. Ogni materiale porta infatti con sé un linguaggio, apre a nuove percezioni e consapevolezze, fa emergere ricordi, riattiva i sensi, e ogni gesto genera un pozzo di sensazioni. I ragazzi, trasformando il materiale loro offerto e dando ad esso nuova forma, hanno accettato di rimodulare e ricomporre le loro proprie emozioni, dando nuova forma al pensiero. Ogni oggetto realizzato parte da una loro emozione che, aprendosi con delicatezza e gentilezza, è stata messa in forma, attraverso le loro mani e i loro occhi, in un racconto che ha generato felicità e bontà. Oltre agli oggetti, i ragazzi hanno avuto modo di realizzare un video con la tecnica della stop motion. Il video racconta attraverso metafore il loro sentire del momento, del qui e ora, emozioni tramutate non solo sotto forma di oggetti e movimenti, ma anche con la musica che accompagna il filmato. Il grosso del lavoro è stato svolto dai ragazzi. La comunità nella quale tale percorso è stato realizzato è l’alloggio per il dopo di noi, la "Casa del Sole Rosolino Colella", che accoglie da Maggio 2015 nove ragazzi con disabilità psico-fisica. La “Casa” è stata realizzata ponendo l'attenzione su un nuovo modo di pensare la solidarietà, superando la fase puramente assistenziale a favore di un modello che privilegi l'inserimento sociale nella rete territoriale e la sperimentazione di nuovi contesti socio-relazionali e lavorativi. La Casa del Sole è una scuola di vita adulta, dove accrescere la propria autonomia individuale, l'indipendenza, l'inclusione e la partecipazione attraverso il consolidamento delle abilità possedute e lo sviluppo di quelle potenziali. L'organizzazione delle attività quotidiane prevede la costruzione di relazioni personalizzate dove ogni individuo può trovare uno spazio adeguato alla propria originalità. La Casa del Sole rappresenta per gli ospiti "la propria casa”, un accogliente focolare domestico dove trovano affetto, cure, relazioni e valori adeguati ai propri bisogni. Il vernissage è previsto alle ore 17 del 15 luglio.