Lunedi 25 novembre 2024, giornata internazionale contro la violenza di genere, presso il Palazzo comunale di Francavilla al mare, sito in Via Roma , avrà luogo la installazione della tela “Tracce partecipate 2024”, dell’artista Anna Seccia, donata da Kairos Banca del Tempo e dei Saperi al Comune di Francavilla al mare.
È il terzo atto dell’evento “Tracce partecipate: donne ed uomini in cammino” svoltosi il 24 marzo 2024 in occasione del “otto marzo tutto l’anno” organizzato dall’associazione Kairos, Banca del tempo e dei Saperi in collaborazione con Gli Stati generali delle Donne Hub e patrocinato dall’amministrazione comunale. Le due associazioni in questi dieci anni, si sono occupate dei diritti delle donne a tutto tondo ed in particolare della Parità di genere ed hanno ritenuto e verificato come l’arte sia un formidabile mezzo per sensibilizzare i cittadini alle problematiche di genere. “Abbiamo donato l’opera Tracce Partecipate 2024”,acrilico su tela, delle dimensioni di 1,60 m x 2,50 m , all’Ente Comune di Francavilla al mare ; tale opera sarà installata nell’atrio del palazzo comunale in modo tale che ancora una volta lasceremo una “traccia” del nostro cammino, del nostro lavoro, del nostro impegno per la sensibilizzazione della Comunità sui diritti di genere e dell’ancor lungo percorso per il raggiungimento della parità di genere e per la sensibilizzazione contro qualsiasi forma di violenza sulle donne” Afferma Pina Rosato, presidente dell’associazione Kairos Banca del Tempo e dei Saperi.
“Attraverso il colore e attraverso l’arte possiamo camminare insieme per giungere a un senso di parità”. Dichiara l’artista Anna Seccia.
“L’opera artistica “
“L’opera artistica Tracce partecipate 2024 è una sorta di oceano azzurro solcato da impronte coloratissime che grazie alla maestria pittorica dell’artista Anna Seccia si stagliano sulla superficie in differenti profondità, dovuto alla particolare texture sviluppata sovrapponendo molteplici velature cromatiche. Tutta la superficie è inoltre solcata da venature bianche che da un lato richiamano le increspature dell’acqua, e dall’altro le venature delle foglie. L’effetto finale è quello di una sorta di ‘mare’ di impronte fluttuanti, un insieme fluido e in continuo mutamento che vive nella matrice della natura in armonia”. Dalla recensione di Andrea Baffoni, critico d’arte.