“Un incontro urgente con l’Ufficio Commercio del Comune per una verifica tempestiva circa la piena legittimità e le autorizzazioni inerenti ai negozi etnici che circondano piazza Santa Caterina; l’immediato rifacimento di tutta la cartellonistica e segnaletica da riposizionare all’interno dell’area; l’ulteriore potenziamento della macchina dei controlli a supporto delle operazioni anticriminalità che quasi quotidianamente comunque la Polizia municipale effettua anche attraverso il gruppo Giona. Sono le misure decise quest’oggi al termine dell’incontro avuto con alcuni residenti e con le Associazioni che si occupano della gestione della piazza-parco nel corso del sopralluogo della Commissione richiesto proprio per affrontare il nodo di alcune presenze sospette nell’area che hanno fatto salire il campanello d’allarme nel quartiere”. Lo ha annunciato il Presidente della Commissione Sicurezza Armando Foschi al termine del sopralluogo, che ha visto anche la presenza del tenente colonnello Paolo Costantini della Polizia municipale.
“Quattro anni e mezzo fa, subito dopo il nostro insediamento, abbiamo preso di petto la situazione di caos presente in piazza Santa Caterina e, anche in seguito a una seduta straordinaria aperta del Consiglio comunale sul posto, abbiamo adottato alcune misure strategiche per ripristinare uno stato di sicurezza nell’area e il rispetto delle regole – ha ricordato il Presidente Foschi -. Da quattro anni c’è un’Associazione che in maniera regolare si occupa della gestione ordinaria della piazza recintata e del parco all’interno organizzando anche micro attività ed eventi, ci sono le Guardie ambientali che supportano le operazioni di controllo e di monitoraggio, ci sono gli operatori di Pescara Multiservice che si occupano dell’apertura e della chiusura dei cancelli. Ma comunque restano dei buchi neri da colmare: il primo problema, confermato anche dalla Polizia municipale, resta la proliferazione di piccoli negozi e botteghe gestite da extracomunitari che purtroppo, a detta anche dei residenti, favoriscono una presenza disordinata di utenti, con un andirivieni sospetto tra i presunti clienti e alcuni punti strategici di piazza Santa Caterina, come se ci fossero degli scambi, oggetti che passano da una mano all’altra, con soggetti che stazionano in modo stabile sulle panchine al posto delle mamme con i bambini al seguito, frugano tra i cespugli alla ricerca di qualcosa di non ben definito ma fin troppo facile da immaginare, poi vanno via, tornano, magari con amici e qualche bottiglia di troppo, continuando a fare la spola per tutto il giorno tra i negozi e la piazza. Come ha detto il tenente colonnello Costantini il numero delle microattività commerciali che gravitano nella zona è aumentato con gli anni, come sono aumentate le attività di controllo da parte della Municipale. L’ultima maxi-operazione di Polizia risale alla scorsa primavera quando gli agenti hanno effettuato verifiche su 47 negozi, sequestrato 13mila pezzi di vari prodotti ed elevato verbali amministrativi per un importo di 47mila euro, inoltre gli uomini del gruppo Giona effettuano almeno 3 passaggi al giorno in piazza Santa Caterina proprio per far sentire e avvertire la presenza dello Stato e delle Forze dell’Ordine, si effettuano sequestri, solo due giorni fa c’è stata un’altra operazione significativa perché la situazione era divenuta intollerabile e i dettagli dell’intervento verranno resi noti non appena sarà conclusa l’attività investigativa che la stessa ha determinato. Tutto questo significa che le misure di Polizia richieste in maniera specifica dall’amministrazione comunale sono tuttora operative, resta però da contrastare in modo ancora più efficace l’immagine di degrado che alcune presenze determinano. I responsabili delle associazioni impegnate in piazza Santa Caterina – ha aggiunto il Presidente Foschi – hanno riferito della presenza di un soggetto socialmente a rischio che ogni giorno si scava una buca nella quale fare i propri bisogni dinanzi a tutti, e quando avrebbero tentato di allontanarlo si sarebbe scatenata la sua reazione rabbiosa. È qui allora che devono entrare in azione altri interventi: innanzitutto come Commissione chiederemo un incontro urgente con l’Ufficio commercio per una verifica congiunta sulle attività commerciali, al fine di controllare che tutte siano in regola con la normativa e dunque legittimate all’apertura; poi chiederemo all’Ufficio Verde di ripristinare la segnaletica all’interno della piazza-parco per indicare in modo preciso gli orari di apertura e chiusura, ovvero dalle 8 alle 12.30 e dalle 15 alle 18, in modo che sia trasparente e chiaro a tutti che dopo le 18 occorre uscire dall’area recintata senza ulteriori richieste; occorre ripristinare il cartello che vieta espressamente il consumo di bevande alcoliche all’interno del parco con le relative sanzioni, e bisogna effettuare piccoli interventi di manutenzione, come ripristinare la corretta chiusura del vano elettrico che qualche vandalo ha divelto e che oggi potrebbe essere un facile nascondiglio per merce illegale, così come verificare il corretto funzionamento delle telecamere. Poi chiederemo un ulteriore sforzo alla Polizia municipale per contrastare e prevenire quella che rischia di diventare la nuova emergenza sociale a Pescara, ovvero la presenza di gruppi di ragazzi di origine egiziana, minorenni senza accompagnatore, residenti nei nostri centri di accoglienza che quasi ogni giorno si rendono protagonisti di risse ed episodi di microcriminalità, scontrandosi anche con la criminalità locale, un problema che sta interessando tutte le zone del centro, da piazza Sacro Cuore a piazza Salotto, via Carducci e piazza Santa Caterina”.