Gabriele, il pescarese per eccellenza, forse forse è raccontato più come ardito uomo d’azione, amante insaziabile, precursore dei tempi e smodato cultore di un ego incontenibile, il proprio, che come poeta, malgrado avesse il dono, concesso a pochissimi, di unire parole con profondità, originalità e acume. Nella Pescara che lo celebra quotidianamente nei vicoli, quella a noi nota come Pescara Vecchia, su una saracinesca possiamo leggere, per intero, una delle poesie più intense di D’Annunzio, la Pioggia nel Pineto. Il locale si chiama ‘Tiella’ e merita, per quanto fatto, una citazione (assolutamente gratuita) e un ringraziamento. (diPescara 23)

