
Un pomeriggio drammatico ha scosso ieri il quartiere che circonda lo stadio di Pescara: intorno alle 17 di martedì 17 giugno, un giovane ventunenne originario del Burkina Faso è stato rinvenuto privo di vita nella camera della sua abitazione di via Scipione L’Africano.
A fare la tragica scoperta è stato uno dei coinquilini, preoccupato per il silenzio dell’amico che non rispondeva alle ripetute chiamate. Dopo aver forzato la porta, lo ha trovato riverso sul pavimento. Il tempestivo allarme al 118 ha portato sul posto ambulanza e carabinieri del Comando provinciale, ma per il ragazzo non c’era ormai più nulla da fare.
Il medico legale intervenuto per la prima ispezione cadaverica non ha rilevato segni di violenza né ferite da arma da fuoco. Tutto lascia dunque pensare a un malore improvviso: il giovane, infatti, soffriva da tempo di problemi respiratori che – secondo l’ipotesi più accreditata al momento – potrebbero avergli provocato una crisi fatale. L’autorità giudiziaria, però, ha disposto una seconda ricognizione cadaverica, in programma nelle prossime ore all’obitorio dell’ospedale “Santo Spirito”, per confermare le cause naturali del decesso.
I carabinieri hanno proceduto anche a un decreto di perquisizione nell’appartamento al quinto piano, sequestrando materiale informatico e documenti che potrebbero completare il quadro investigativo. Non emergono al momento elementi che facciano pensare a responsabilità di terzi.
Ora si attende il referto definitivo degli accertamenti medico-legali per chiudere il capitolo dell’inchiesta in corso e restituire alla famiglia la salma del giovane, che resterà nella sua stanza fino all’esito della seconda ispezione.