Via Quarto dei Mille: un oleandro come rastrelliera

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Riceviamo e volentieri pubblichiamo (*)

Pescara, 6 ottobre 2025 – Via Quarto dei Mille è un breve tratto di strada di collegamento tra Corso Vittorio Emanuele e Piazza Santa Caterina da Siena. Sessanta metri di lunghezza, dodici di larghezza: in totale 720 m² di spazio pubblico. La distribuzione degli spazi è la seguente:
200 m² destinati a parcheggi a pettine sul lato nord, con 20 auto;
110 m² destinati a parcheggi in linea sul lato sud, con 11 auto;
i restanti 410 m² riservati al transito delle automobili e pertinenze varie.
Tra sosta e circolazione, strada riservata alle auto, quindi, mentre non esiste uno spazio dedicato alle due ruote. Eppure la domanda c’è, ed è forte. Lo dimostrano le immagini di biciclette legate ai pali della segnaletica, accatastate intorno ai tronchi di un oleandro fino a ostacolare il passaggio pedonale, oppure disordinate ai margini, segni evidenti di una pressione crescente che la strada, così com’è organizzata, non riesce ad assorbire.

L’unico presidio “ufficiale” è costituito dagli stalli collocati in testa e in fondo alla via, nello slargo di Piazza Santa Caterina da Siena. Si tratta però di rastrelliere comunali di vecchia concezione, mobili e poco sicure, che possono ospitare poche biciclette.

Il paradosso è evidente: ogni parcheggio auto occupa circa 10 m² e serve di solito una sola persona, chi guida. Lo stesso spazio, riconvertito in rastrelliere, potrebbe ospitare almeno dieci biciclette. Basterebbe rinunciare ad alcuni posti auto per liberare la possibilità di parcheggio a parecchie bici per residenti, studenti, clienti delle attività commerciali.

E il ragionamento è semplice: togliendo anche solo il 10% dei posti auto attuali (in sostanza 3 auto su 31), si ricaverebbe lo spazio sufficiente a garantire almeno 30 posti bici. Significa cioè che il sacrificio di tre automobilisti produrrebbe la possibilità di sosta per trenta ciclisti: un rapporto di 1 a 10 che fotografa bene l’inefficienza dell’attuale ripartizione degli spazi.

Anche la corsia di transito, oggi larga oltre 5 metri, potrebbe essere ridotta senza penalizzare la viabilità, liberando metri preziosi da destinare all’allargamento dei marciapiedi, a spazi di socializzazione e a verde pubblico.

Ripensare Via Quarto dei Mille, anche in termini di arredo verde e di accesso alla piazza, significherebbe dare un segnale prezioso: non solo aggiungere qualche stallo in più, ma costruire una visione urbana più equilibrata, decorosa, moderna e vivibile. Tre posti auto in meno non cambierebbero nulla per la sosta automobilistica, ma aprirebbero un mondo per chi si muove a piedi o in bicicletta.

(*) di Giancarlo Odoardi