Sono trascorsi poco più di tre anni dalla scomparsa di Luana D’Orazio, la ragazza di 22 anni stritolata da un orditoio manomesso nella fabbrica dove lavorava, in provincia di Prato.
Una ricorrenza che è stata ricordata dal segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri in una nota diffusa agli organi di stampa. “Da allora nulla è cambiato”, ha dichiarato il leader sindacale che proprio oggi ha ricevuto la visita della madre della ragazza, la signora Emma, che nel maggio 2021 ha visto uscire la propria figlia da casa e non l’ha più vista fare ritorno dal suo posto di lavoro.
“Le abbiamo espresso tutta la nostra vicinanza e amicizia – ha detto Bombardieri – ribadendo l’impegno della Uil affinché siano istituiti l’omicidio sul lavoro e una procura speciale per queste tipologie di reato” aggiungendo che “è inaccettabile che il mancato rispetto delle regole e l’assenza dei controlli continuino a causare vittime innocenti”.
“La nostra campagna Zero Morti Sul Lavoro – ha concluso il leader della Uil – non si fermerà fino a quando l’obiettivo non sarà raggiunto”.