Neppure il tempo di scattare l’ultimo selfie ed ecco che il Codacons riporta gli italiani con i piedi a terra. L’infaticabile associazione di consumatori stima in 711 euro annui a famiglia l’incremento medio delle spese dovute all’aumento dei prezzi. Per gli alimentari, l’impennata è del 9 per cento rispetto al 2021, ma su determinati prodotti è molto più alta. Senza incertezze, si può parlare di caro carrello. Frutta e verdura, che sono carissime, rischiano di sparire dalla tavola delle famiglie poco abbienti, con effetti negativi soprattutto per i più giovani. L’inflazione ha già toccato valori che non si vedevano decenni, come l’8,9 per cento registrato a luglio. La voce che spaventa di più è quella relativa all’energia, tanto che Confindustria parla apertamente di razionamento per non inficiare le attività produttive. Utilizzando un’espressione datata ma sempre valida, il Codacons parla di stangata d’autunno, che si sommerà a quella estiva. Insomma, si rischia un disastro. Il Governo uscente e, soprattutto, quello che verrà fuori dalle elezioni del 25 settembre, dovranno trovare i giusti correttivi.