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      Emergenza Blue Tongue in Abruzzo, CIA chiede interventi urgenti e sostegni per salvare la zootecnia

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      Pescara, 30 giugno 2025 – Cresce la preoccupazione tra gli allevatori abruzzesi per la recrudescenza del virus Blue Tongue (Lingua Blu), che sta colpendo duramente gli allevamenti ovini in diverse aree della regione. A lanciare un grido d’allarme è CIA Abruzzo, che sollecita la Regione a mettere in campo misure urgenti per contenere l’emergenza sanitaria e tutelare economicamente le aziende colpite.

      La Blue Tongue sta causando gravi perdite di capi, un calo della produttività e blocchi nella movimentazione degli animali, con ricadute pesantissime sull’intero comparto ovicaprino, ha dichiarato Nicola Sichetti, presidente regionale di CIA. Il rischio, ha sottolineato, è una crisi irreversibile per centinaia di aziende zootecniche se non si agisce immediatamente.

      Un virus ad alta letalità che minaccia economia e filiere locali La Blue Tongue è trasmessa da insetti vettori e si caratterizza per la sua alta mortalità e la velocità di diffusione, impattando in modo diretto sulla redditività aziendale e sulla continuità delle produzioni. In Abruzzo, una regione a forte vocazione pastorale, gli effetti già si fanno sentire nelle zone interne e montane, dove intere greggi sono colpite e la filiera lattiero-casearia rischia il collasso.

      Le richieste della CIA alla Regione e al Governo CIA Abruzzo ha indirizzato un appello alla Giunta Regionale, chiedendo:

      • Vaccini e presidi veterinari immediatamente disponibili contro i sierotipi circolanti, con accesso agevolato e copertura pubblica
      • Un piano straordinario di monitoraggio e disinfestazione, con il coinvolgimento attivo dei servizi veterinari delle ASL territoriali
      • Attivazione urgente di indennizzi per le aziende zootecniche colpite, in coerenza con i regolamenti nazionali ed europei
      • Coinvolgimento del Governo e dell’Unione Europea attraverso un tavolo di crisi interregionale e lo stanziamento di fondi straordinari

      Serve un piano coordinato, subito La denuncia della Confederazione sottolinea come la zootecnia abruzzese rappresenti un asset identitario ed economico strategico, già gravemente provato da difficoltà strutturali, aumento dei costi e cambiamenti climatici. Sichetti ha ribadito che ogni giorno perso significa più capi morti, più aziende in ginocchio e più famiglie a rischio. E che servono azioni concrete ora, non promesse future.

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