I dati più rilevanti del mercato della pasta da Gennaio a Settembre 2022
Nei primi 9 mesi dell’anno, le vendite di pasta secca nella distribuzione moderna italiana sono cresciute del 23% a valore e dell’1% a volume (dati Iri). Il tutto, come scrive Emanuele Scarci su Distribuzione Moderna, malgrado il “prezzo medio sia balzato del 22%, a 1,75 euro al Kg”.
La Molisana, partner del Pescara calcio, forte di una crescita del 6%, ha raggiunto una quota a volume del mercato dell’8,5 per cento, facendo sentire il fiato sul collo alla De Cecco, in calo dell’1,6 per cento malgrado, come si diceva, la crescita complessiva dell’1 per cento del mercato.
Barilla è ancora leader assoluto, con circa un quarto del mercato a volume, ma ha perso il 5% pur avendo lanciato il “100% grano italiano”, dal quale era lecito attendersi performance migliori. Hanno fatto numeri interessanti Divella, Garofalo (addirittura +10%), Rummo e Voiello.
Da tenere d’occhio le private label, quindi le paste griffate dalla grande distribuzione ma, in realtà, prodotte da altri pastifici: hanno raggiunto una quota del 15 per cento e promettono di non fermarsi.