Il tema della rivalutazione delle pensioni, in virtù della forte inflazione del 2022 e di quella già arrembante del 2023, è di pressante attualità e riguarda milioni di italiani. I redditi da pensione fino a quattro volte il minimo (2.101,52 euro al mese lordi) riceveranno la rivalutazione completa (il 7,3%). Per le pensioni tra le quattro e le cinque volte, la rivalutazione sarà dell’85%.
Per gli assegni tra le cinque e le sei volte il minimo, si fermerà al 53%, per scendere al 47% per quelle tra sei e otto volte il minimo. Ancora: al 37% per quelle tra otto e dieci volte e al 32% oltre le 10 volte. Un decalage che promette delusioni e polemiche.