Altro
    Altro
      HomeEconomiaScatta il “Tax Day”: 59 miliardi nelle casse dello Stato entro fine...

      Scatta il “Tax Day”: 59 miliardi nelle casse dello Stato entro fine giugno

      Pubblicato

      CGIA avverte su rischi di liquidità

      Si preannuncia un giugno da incubo per i contribuenti italiani. Lunedì 16 giugno scatterà il primo grande “Tax Day” dell’anno, con un’imponente scadenza fiscale che porterà nelle casse dello Stato 42,3 miliardi di euro. A seguire, il 30 giugno, si aggiungeranno altri 17 miliardi, per un totale di oltre 59 miliardi raccolti nel solo mese di giugno. A lanciare l’allarme è l’Ufficio studi della CGIA, che sottolinea il peso insostenibile di questo doppio appuntamento, in particolare per le piccole imprese in crisi di liquidità.

      Secondo l’analisi, l’80% dell’impegno fiscale ricadrà sulle aziende: 34 miliardi tra Irpef, Iva, Imu e ritenute d’acconto. Una parte rilevante è costituita da partite di giro – come l’Iva o le ritenute Irpef – ma la difficoltà resta: i tempi di pagamento tra privati si allungano, il credito bancario è sempre più limitato e molte attività restano a corto di ossigeno finanziario.

      A poco vale il rinvio al 21 luglio concesso dal governo per i contribuenti forfettari e soggetti ISA: il secondo ingorgo fiscale del mese è previsto comunque a fine giugno, con 9,8 miliardi di Ires, 4,9 di Irap, 1,5 di Irpef e 900 milioni di addizionali.

      Nel confronto europeo, l’Italia resta al sesto posto per pressione fiscale sul PIL (42,6%), ben al di sopra della media UE (40,4%) e dietro solo a Paesi come Danimarca e Francia.

      Ma il paradosso è che, oltre al carico fiscale, l’Italia è tra i paesi più lenti e complicati nel pagamento delle tasse: 238 ore annue contro le 139 della Francia e le 143 della Spagna, secondo la Banca Mondiale.

      Sul fronte evasione, però, arrivano anche segnali positivi: nel 2024 l’Agenzia delle Entrate ha recuperato 33,4 miliardi, mentre il tax gap stimato è in calo (82,4 miliardi nel 2021 contro i 108,4 del 2017).

      L’evasione, tuttavia, rimane alta al Sud: in percentuale, Calabria, Campania e Puglia guidano la classifica, mentre Bolzano è la più virtuosa.

      L’appello finale degli esperti CGIA è netto: per combattere l’evasione e aiutare le imprese, serve un fisco più efficiente, con controlli mirati e meno burocrazia, e una riforma strutturale del sistema tributario.

      Ultimi Articoli

      Piano Roseto, rinviato il concerto “International Music Film” a causa del maltempo

      Il maltempo ha costretto gli organizzatori del 32 Festival di Musica e Teatro a...

      Dazi al 30% sulle esportazioni italiane: rischio da 35 miliardi, Sud in allarme

      Mestre, 13 luglio 2025 – I dazi doganali al 30% ipotizzati dall’Amministrazione Trump potrebbero...

      Anteprima di Gironi Divini: il vino d’Abruzzo tra visioni freak, pop e tradizione

      Avezzano, 13 luglio 2025 – Manca poco all’avvio dell’anteprima di Gironi Divini 2025, manifestazione...

      Musica e sapori protagonisti de “Il Rustellario”: appuntamento il 19 luglio a Treglio

      Treglio, 13 luglio 2025 – Una serata di festa, gusto e musica per celebrare...

      Altre notizie

      Piano Roseto, rinviato il concerto “International Music Film” a causa del maltempo

      Il maltempo ha costretto gli organizzatori del 32 Festival di Musica e Teatro a...

      Dazi al 30% sulle esportazioni italiane: rischio da 35 miliardi, Sud in allarme

      Mestre, 13 luglio 2025 – I dazi doganali al 30% ipotizzati dall’Amministrazione Trump potrebbero...

      Anteprima di Gironi Divini: il vino d’Abruzzo tra visioni freak, pop e tradizione

      Avezzano, 13 luglio 2025 – Manca poco all’avvio dell’anteprima di Gironi Divini 2025, manifestazione...