
Un’azione di rilancio concreta, ma da monitorare con attenzione. È questa la valutazione che emerge dalla Delibera n. 23/2025/CCC con cui la Corte dei Conti ha approvato, in via interlocutoria, la relazione sullo stato di attuazione del Piano strategico ZES Unica, varato nel 2024 per favorire lo sviluppo economico nelle regioni del Sud.
Il Piano, che interessa Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna, punta su due strumenti chiave: lo sportello unico digitale “Sud ZES” e il credito di imposta per investimenti produttivi. Il primo consente alle imprese di avviare rapidamente attività industriali e logistiche sul territorio, semplificando l’iter autorizzativo; il secondo offre agevolazioni fiscali alle aziende che investono in beni strumentali destinati alle aree ZES.
Grazie alla piena operatività della Struttura di missione da marzo 2024, lo sportello ha già prodotto effetti concreti: riduzione dei tempi di istruttoria e maggiore tasso di accoglimento delle istanze. Parallelamente, i crediti di imposta – passati da 1,8 a 2,2 miliardi di euro di plafond nel 2025 – hanno registrato una richiesta complessiva superiore a 2,5 miliardi al 9 aprile, con una forte concentrazione in Campania (oltre il 35%), seguita da Sicilia e Puglia.
La magistratura contabile si riserva ulteriori approfondimenti, ma sottolinea come il successo del Piano dipenda anche da una governance solida e da un controllo costante sull’effettivo impatto delle misure messe in campo.