Domenica 15 gennaio dalle 17 a “Ci vuole un villaggio aps” (Via Villetta Barrea 24 a Pescara) parte il Festival olistico Pescara “#CuoriOltre – suoni, maestri interiori, wellness” che andrà avanti fino a maggio proponendo incontri esperienziali con le discipline del nuovo benessere. Evento organizzato in collaborazione con “Ci vuole un Villaggio aps“, Bibliodrammatica aps, Eracle aps e con il patrocinio morale dello CSEN-Centro Sportivo Educativo Nazionale. Direzione artistica Beniamino Cardines, coordinamento Guia Marinelli e Carmen Padalino.
L’evento si inserisce nella offerta culturale e terapeutica di “Ci vuole un villaggio aps” che si propone come una grande casa o meglio “villaggio” per accogliere e proporre discipline innovative e wellness, unite a cultura, arte contemporanea e letteratura.
Primo appuntamento, domenica 15 gennaio dalle 17: “Human Memory” incontro esperienziale con Domenico Trozzi (Gen. Polizia di Stato, fondatore di Prossimità alle Istituzioni) che ci parlerà dell’importanza della memoria storica fondante valori sociali, Nando Pallini (esperto in meditazione e mindfulness) lab esperienziale sulla memoria psichica, Guia Marinelli (Feldenkrais teacher) lab esperienziale sulla memoria del corpo, interverrà Giovanni Iovacchini (fotografo) intervistato da Beniamino Cardines (scrittore e giornalista).
Guia Marinelli, presidente “Ci vuole un Villaggio”: “Con Benedetta ed Eleonora, le mie due sorelle, con cui ho immaginato il progetto Ci vuole un Villaggio, ci siamo chieste innanzitutto di cosa potesse aver bisogno il territorio, cioè Pescara e hinterland. Abbiamo pensato che fosse giusto ripartire da una zona periferica e qui creare un centro capace di accogliere non solo i bisogni terapeutici ma anche la necessità di relazionarsi e dunque incontrare persone proponendo attività socializzanti”.
Beniamino Cardines, direttore artistico: “Attraverso il festival olistico proporremo una domenica al mese una serie di laboratori esperienziali con esperti in discipline nuove legate al benessere, alla consapevolezza, all’interiorità. Lavoriamo per aggregare, creare interessi comuni con un forte senso di comunità, per immaginare e progettare una società nuova in cui gli individui siano riconosciuti come persone, come cuori oltre appunto. Stiamo diventando formule numeriche, l’umanità perde ogni giorno qualcosa di importante profondo, ovvero il cuore, le emozioni”.