Gli amici svernanti nella vicina Riserva Naturale Regionale del Lago di Penne
di Luca Giovanni Sagazio

La specie in questione, il Frosone, quest’anno ha registrato un trend positivo. Nonostante il loro numero sia in calo in diversi settori europei, nel nostro Paese dimostra una situazione piuttosto favorevole e stabile. In particolare nella Riserva di Penne il numero degli individui svernanti ha raggiunto quota 13. Commenta così la situazione Fernando di Fabrizio, direttore della Riserva: “Un numero eccezionale! Mai visti così tanti!
Segnale di quanto siano importanti le aree protette che offrono siti idonei per l’alimentazione, la nidificazione, lo svernamento e la migrazione”. Frutto di un importante progetto iniziato qualche anno fa, intitolato “La voliera a cielo aperto”. Una serie di osservatori costruiti all’interno della Riserva dove Fernando di Fabrizio e Luca Giovanni Sagazio , ideatori del progetto , hanno potuto fotografare e filmare diverse specie di uccelli. Attualmente non si conosce la provenienza di questi Frosoni, di solito sono soggetti
che durante la stagione invernale migrano verso sud spostandosi così dai settori nord orientali dell’Europa per poi fare ritorno nei mesi primaverili. Altra ipotesi è che potrebbe trattarsi di individui scesi dal vicino Parco Nazionale del Gran Sasso. Ma dal momento che non sono stati avvistati soggetti inanellati risulta difficile capirne la provenienza. Per ora ci limitiamo a osservarli e fotografarli nella speranza che i parchi e le aree protette limitrofe possano ispirarsi al modello della Riserva del Lago di Penne.