
La questione del possibile trasferimento della sede teramana di ARPA Abruzzo da Piazza Martiri Pennesi a una nuova struttura privata in zona industriale è destinata a infiammare il dibattito istituzionale. Giovedì mattina la Commissione regionale di Vigilanza discuterà il caso, sollevato da sindacati e rappresentanti politici, preoccupati per l’impatto economico e gestionale dell’operazione.
Al centro della discussione la bozza di contratto di locazione con una società privata: un accordo della durata di 6+6 anni, con un canone annuo superiore ai 168.000 euro e clausole onerose in caso di recesso anticipato. Una scelta che desta perplessità, soprattutto in considerazione degli ingenti investimenti già effettuati nella sede esistente, stimati tra i 400.000 e 500.000 euro, e del finanziamento pubblico previsto per la sua ricostruzione post-sisma, stabilito dall’Ordinanza n. 129 del 13 dicembre 2022.
I sindacati – tra cui UGL, CGIL, CISL, UIL e FIALS – insieme a esponenti delle istituzioni locali, chiedono trasparenza e chiarezza sulle motivazioni che hanno portato ARPA a valutare il trasferimento. Per garantire una discussione approfondita, è stata richiesta l’audizione di assessori regionali, rappresentanti comunali e provinciali, dirigenti dell’Agenzia e dei sindacati.
“I riflettori sono puntati su una decisione che potrebbe avere serie ripercussioni sull’ente pubblico, sia in termini finanziari che organizzativi”, hanno dichiarato i Commissari Cavallari, Mariani, Pepe e Pavone, promotori della convocazione.