Nelle stesse ore in cui il 12 giugno la Provincia di Trento diffondeva il suo comunicato con il quale preannunciava la condanna a morte l’orso M91, colpevole di avere seguito un escursionista, nel comune di Vallelaghi alcuni ragazzi pubblicavano un video che li vedeva protagonisti di pesanti azioni di disturbo nei confronti di un altro plantigrado, illuminato da una torcia, richiamato con fischi e seguito dagli stessi ragazzi.
“Il nostro ufficio legale sta già predisponendo una denuncia per richiamare alle loro responsabilità i ragazzi protagonisti del video – dichiara Massimo Vitturi, responsabile LAV, Animali Selvatici – quali titoli staremmo leggendo oggi sui quotidiani, quali parole d’odio uscirebbero oggi dalla bocca di Fugatti o da qualche comitato di cittadini se quell’orso avesse reagito a quelle che sono state delle pesanti provocazioni? Non è più tollerabile che a farne le spese siano sempre gli animali, è ora che le persone si prendano le loro responsabilità per eventuali interazioni con gli orsi!”
Dopo che la LAV aveva diffuso un comunicato con il quale dimostrava le responsabilità di un escursionista mantovano che aveva provocato a tal punto un orso – identificato come M91 – tanto da farsi seguire, la Provincia di Trento si è premurata di pubblicare una nota nella quale sostiene, a torto, che il Pacobace, sottoscritto in accordo tra Regioni, Province Autonome e Stato, prevede che un orso debba sempre essere “rimosso” (tradotto: ucciso!) quando segue qualcuno, indipendentemente dal comportamento tenuto dalla persona coinvolta.
E gli effetti di questa uscita pubblica della Provincia non hanno tardato a palesarsi, tanto che il video della bravata compiuta dai ragazzi, pubblicato sulla pagina Instagram “Welcome to Trento”, è stato pubblicato proprio nella stessa giornata.
È evidente quindi che il Pacobace è uno strumento del tutto inadeguato a favorire la convivenza e quindi la sicurezza di orsi e cittadini. Serve solo a scaricare sempre e comunque le responsabilità sugli orsi, anche quando questi sono stati provocati da persone che gli scagliano contro sassi e bastoni, gli urlano o corrono davanti, ma anche se li disturbano magari nella delicata fase di ricerca del cibo, come potrebbe essere accaduto nel caso del video.
Non possiamo accettare che gli orsi vengano sempre messi sul banco degli imputati e condannati a morte senza valutare le cause che ne hanno determinato i comportamenti, anche quando è evidente che gli atteggiamenti delle persone sono la causa scatenante delle reazioni degli animali.
“Chiediamo la revisione completa del Pacobace e fino a quando non sarà realizzata ne chiediamo la sospensione – conclude la LAV – il Pacobace non favorisce affatto la sicurezza dei cittadini ma soddisfa solamente le mire orsicide di Fugatti, che continua a non fare nulla per favorire la convivenza pacifica con gli orsi.”