Teramo, 14 nov. – Dal direttivo provinciale di Azione che si è riunito ieri sera viene espressa una profonda disapprovazione non tanto per le dimissioni della vice segretario del partito Libera D’Amelio, ma per come questa vicenda si è compiuta. “Ci aspettavamo quantomeno che fosse venuta a spiegare le motivazioni della sua scelta e che rassegnasse le dimissioni di persona per rispetto di quella comunità che l’ha sempre sostenuta e valorizzata. Invece apprendiamo che per diverse settimane la D’Amelio sì è adoperata, sottotraccia, per convincere membri e dirigenti del partito ad allontanarsi da Azione per indebolirlo e, conseguentemente, arrecare un danno al partito. Condanniamo profondamente questo comportamento da parte di colei che doveva, invece, rappresentarci e lavorare alla crescita del partito sul territorio.” Queste le riflessioni del direttivo provinciale di Azione Teramo riunitosi ieri sera.
“Difficile credere che si possa perdere la condivisione degli ideali che fino a poco prima si sostenevano addirittura con la candidatura in prima persona nella massima istituzione europea. Francamente è difficile crederci e ci si sarebbe aspettati maggiore lealtà e correttezza.”
“La D’Amelio è libera di proseguire nel centrodestra il proprio percorso politico anche andando contro quanto rappresentato finora in Consiglio provinciale (in maggioranza con il centrosinistra) e comunale (in opposizione al centrodestra). Come partito però riteniamo necessario che il posto in Consiglio provinciale torni ad essere occupato da chi ci possa rappresentare e condividere le battaglie che Azione porta avanti da oltre quattro anni e che possa lavorare allo sviluppo del nostro partito.”
“Sarebbe – concludono i dirigenti provinciali di Azione – perlomeno fuori luogo vedere una Consigliera, eletta da Azione, sedere in maggioranza con il centrosinistra ma preparare il proprio ingresso nel centrodestra. Per questo aspettiamo delucidazioni su questo aspetto dal Presidente Camillo D’Angelo, tesserato del PD, e alla componente del PD in Consiglio provinciale.”