
Teramo, 3 luglio 2025 – Si è tenuto questa mattina un incontro tecnico presso il Convitto Delfico di Piazza Dante a Teramo, durante il quale la Provincia ha fatto il punto con i progettisti sull’indagine LC3, il massimo livello di conoscenza statica per le strutture edilizie, condotta dall’Ati Project.
L’indagine si affianca al progetto di adeguamento sismico dell’edificio, finanziato con 18 milioni di euro, e rappresenta un passaggio cruciale per definire la sicurezza strutturale dell’immobile e valutare eventuali scenari di rientro parziale della popolazione scolastica.
Verso una decisione basata su dati certi
Il Presidente della Provincia, Camillo D’Angelo, ha sottolineato l’importanza dell’indagine:
“È fondamentale uscire dalla soggettività e disporre di un parametro tecnico certo. Se i dati confermassero la sicurezza statica, si potrebbe pensare a un’organizzazione dei lavori per blocchi, compatibile con la presenza di una parte degli studenti. Sarebbe un segnale positivo, anche per l’economia del centro storico.”
I risultati sono attesi nei prossimi giorni e potrebbero ridefinire i tempi e le modalità di intervento sull’edificio storico.
Effetti a catena sul sistema scolastico cittadino
D’Angelo ha inoltre evidenziato come la vicenda del Convitto abbia avuto ricadute positive sull’intera riorganizzazione post-sisma:
- Il Comune sta ricostruendo Teramo 5, liberando spazi per medie e inferiori
- La Provincia ha ottenuto la disponibilità della “scuola jolly”, attualmente impiegata per il Delfico e presto utile anche per altri istituti interessati da lavori di adeguamento